Il vero cognome della famiglia era “Scozzese”
La comunità italo-americana non è stata avara verso la patria d’adozione, da cui, a sua volta, ha ricevuto tanto. Innumerevoli i personaggi di origine italiana che hanno fatto la storia degli Stati Uniti. Nel campo dell’arte e dello spettacolo, il Belpaese riveste poi un’importanza particolare. Nonostante non manchi dunque la concorrenza, Martin Scorsese spicca tra le figure più illustri che la nostra comunità può vantare. Per questo è un orgoglio per tutti gli italiani d’America sapere che Scorsese riceverà un nuovo riconoscimento alla sua monumentale carriera.
A febbraio, infatti, in occasione del 74esimo Festival del Cinema di Berlino, il regista riceverà l’Orso d’Oro. Si tratta di uno dei premi più prestigiosi a livello europeo. Come è noto molti capolavori di Scorsese hanno visto la presenza di altre stelle italo-americane, pensiamo a Leonardo di Caprio e a Robert De Niro. Ultima in ordine di tempo la pellicola Killer of the Flower Moon.
Martin Scorsese e il suo rapporto con l’Italia
Scorsese ha sempre avuto a cuore le sue origini. Nel 2005 richiese egli stesso la cittadinanza italiana, che gli sarebbe poi stata concessa nel 2018. Dovette infatti penare a lungo a causa di un errore di trascrizione commesso all’arrivo in America di suo nonno, negli anni Venti. I nonni del regista, infatti, erano tutti di nazionalità italiana.
Quelli paterni provenivano da Polizzi Generosa, mentre i materni da Ciminna, entrambe località in provincia di Palermo. Il cognome vero era “Scozzese”, storpiato in quello attuale per un errore appunto di registrazione. Motivo per cui, quando il regista mise piede per la prima volta a Polizzi Generosa nel 1979, allo stato civile del Comune non risultava alcuno “Scorsese”. L’equivoco venne infine scoperto, consentendo a Martin Charles di approfondire ulteriormente le proprie origini, potendo visitare nel 1990 anche la casa dei suoi antenati. Un legame indissolubile, dunque, quello tra Scorsese e la penisola, che continua a renderci orgogliosi, contribuendo all’amore per il grande cinema.