Nuovo colpo di scena nella campagna elettorale di New York in vista delle primarie per l’elezione del sindaco.
L’ex Governatore Andrew Cuomo ha infatti deciso di candidarsi come indipendente, una decisione che ha colto di sorpresa molti osservatori politici. Cuomo, infatti, sembrava essere il favorito principale nelle primarie del Partito Democratico.
Una sfida che l’ex leader dell’Empire State ha deciso di affrontare a prescindere dall’esito del voto delle primarie Dem. Questa mossa permetterebbe al 67enne di competere a novembre anche se dovesse perdere le primarie di giugno.
Cuomo: “Vogliamo dalla nostra anche i democratici disillusi ed i repubblicani”
Cuomo ha affermato che cercherà di portare dalla sua parte “democratici disillusi, così come gli indipendenti e i repubblicani”, candidandosi con una agenda elettorale indipendente chiamata “Fight and Deliver”.
“Questo novembre, oltre ad assicurarmi la nomination democratica, la mia campagna lavorerà per costruire la coalizione più ampia possibile e ottenere il mandato più ampio possibile”, ha aggiunto.
Attualmente, i sondaggi indicano Cuomo come favorito alle primarie democratiche, con un vantaggio a due cifre.
Forse anche per questo motivo le sue affermazioni hanno colto tutti di sorpresa, in particolar modo i suoi stessi avversari politici. Tra questi, vi è anche il Sindaco uscente, Eric Adams, che già lo scorso mese, visti i suoi indici di gradimento ai minimi storici, ha sì deciso di candidarsi nuovamente a City Hall, ma stavolta come indipendente.
Secondo i principali addetti ai lavori, l’attuale primo cittadino avrebbe rischiato di perdere in malo modo le primarie democratiche.
Gli attacchi dei rivali politici: “Ha paura”
Adams è apparso alquanto stizzito dalla scelta di Cuomo, affermando che il suo rivale non sta facendo altro che “copiare” le sue mosse. “Ovviamente, tutto quello che fa è guardare il manuale di Eric Adams”, ha detto il Sindaco uscente. “Spero che voi ragazzi siate altrettanto critici nei suoi confronti ora che sta copiando quello che sto facendo io”. “Pensavo che la parola d’ordine fosse ‘Sarò come Mike, non come Eric'”, ha aggiunto Adams, riferendosi all’ex Sindaco Michael Bloomberg.
Cuomo ha definito Bloomberg l’unico primo cittadino competente tra quelli recentemente eletti in città.
Martedì i principali avversari di Cuomo si sono rivolti ai social media per ironizzare sulla sua strategia. “Ha paura”, ha dichiarato il Deputato statale Zohran Mamdani, il candidato più a sinistra della corsa a City Hall.
“Perché non segue semplicemente le orme di Adams? Sarebbe meglio se ufficializzasse le sue scelte politiche passando al partito Repubblicano” ha invece scherzato Brad Lander, alludendo alle relazioni personali tra Donald Trump e l’attuale Sindaco che invece ha dichiarato: “Saranno elezioni piene di colpi di scena”, lasciando intendere che la sfida elettorale per City Hall è appena agli albori.
Lo scenario politico newyorkese in vista delle primarie di giugno riflette quanto accaduto durante la campagna elettorale presidenziale. Le divisioni interne del Partito Democratico evidenziano le tensioni tra l’ala progressista e quella moderata. Una rottura che potrebbe far sperare i repubblicani in una storica vittoria.