Il piano anti marijuana illegale, promosso dal sindaco di New York, Eric Adams, continua a dare i suoi frutti. Pochi giorni fa, infatti, lo stesso primo cittadino ha distrutto “con le sue mani” quattro tonnellate d’erba, sequestrata presso gli shop abusivi.
Lo scorso giugno, Adams aveva comunicato che gli ufficiali locali erano riusciti ad individuare ed a chiudere oltre 400 shop privi di licenza per la vendita di cannabis, in quella che venne definita come “Operation Padlock to Protect”.
Oggi, il numero delle attività fermate è arrivato a quota 1.000. A New York vi sarebbero oltre 4.000 negozi di questo tipo, che ogni anno producono un giro d’affari da 13,3 milioni di dollari. Il tutto a discapito dei commercianti autorizzati.
Adams: “Non ci fermeremo qui”
Nel corso dell’ultimo weekend, dunque, Adams si è seduto ai comandi di un impianto di smaltimento dei rifiuti di Westbury, Long Island, distruggendo 4 tonnellate di droga leggera. Con estrema cautela ha abbassato il braccio della gru per afferrare un carico di sacchetti di plastica bianchi, contenenti la sostanza. Poi ha usato il joystick per aprire la gru e scaricare l’erba nella fornace.
“Bruciandola, la cannabis non rimane nelle nostre strade e nelle nostre discariche”, ha affermato il primo cittadino. “I negozi illegali di cannabis e i loro prodotti mettono in pericolo i nostri giovani e la qualità della nostra vita. Ed è per questo che stiamo bloccando i negozi, proteggendo i nostri ragazzi, le nostre famiglie e le nostre comunità da questi operatori. Grazie al lavoro diligente della Sherriff’s Joint Compliance Task Force, abbiamo bloccato oltre 1.000 attività illegali e sequestrato oltre 63 milioni di dollari di sostanze”.
“La cannabis illegale – ha aggiunto il sindaco – non ha nulla a che vedere con quella legale, ed è per questo che questi prodotti vengono inceneriti. I nostri sforzi continuano a mantenere le nostre comunità sicure e a creare un ambiente in cui gli operatori legali, che sostengono la sicurezza pubblica e realizzano gli obiettivi di giustizia sociale nell’industria della cannabis, possono prosperare”. “Faremo in modo che il futuro della cannabis legale sia luminoso a New York”, ha concluso Adams.
Lo sceriffo Miranda: “Alcuni continuano a non rispettare la legge”
Dopo aver incenerito le 4 tonnellate di erba, i funzionari dell’impianto di Westbury hanno assicurato che un avanzato sistema di filtraggio della struttura impedirà il rilascio di fumi tossici nelle aree circostanti.
“Abbiamo visitato oltre 4000 negozi”, ha dichiarato Anthony Miranda, capo della task force impegnata nell’”Operation Padlock to Protect”. “Alcuni continuano a non seguire le regole, altri hanno citato in giudizio la città per non aver concesso loro un processo equo. Le indagini sono ancora in corso: noi andremo avanti”.
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