Gli Stati Uniti hanno condotto un nuovo raid aereo contro un’imbarcazione nel Mar dei Caraibi presumibilmente coinvolta nel traffico di droga. Un funzionario governativo ha riferito a diverse emittenti televisive statunitensi, tra cui Abc e Nbc, che l’esercito americano ha effettuato un attacco durante la giornata senza uccidere tutto l’equipaggio, come invece era avvenuto nei cinque precedenti bombardamenti di questo tipo, che hanno causato la morte di 27 persone provenienti da Venezuela, Colombia e Trinidad e Tobago.
Gli USA insistono sulla legittimità dei bombardamenti
L’amministrazione di Donald Trump non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sull’operazione, che rientra nella campagna per mettere fine al traffico di droga. Poche ore prima, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, aveva insistito sulla legittimità degli atti di forza. “Il presidente ha basato la sua campagna sull’uso di tutti i mezzi possibili per perseguire i cartelli della droga che da troppo tempo trafficano sostanze illecite nel nostro Paese”, ha sottolineato Leavitt.
La presa di posizione del Venezuela
L’ambasciatore del Venezuela presso le Nazioni Unite, Samuel Moncada, ha fatto sapere di aver consegnato una lettera al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e al segretario generale António Guterres, nella quale chiede all’organismo di indagare sulle mosse statunitensi e di impegnarsi a rispettare la sovranità e l’integrità del suo Paese. La diplomazia venezuelana ha esortato il Consiglio a “indagare sulla serie di omicidi che il governo degli Stati Uniti sta perpetrando nella nostra regione e a determinarne l’illegalità”, ha spiegato Moncada in un’audizione ripresa dall’emittente venezuelana Globovisión.
L’inviato del Paese caraibico ha dichiarato che il documento sollecita l’organismo delle Nazioni Unite a confermare “la minaccia che queste azioni illecite rappresentano per la salvaguardia della pace nella regione dell’America Latina e dei Caraibi, tra cui le esecuzioni extragiudiziali, la concentrazione di forze militari, la retorica bellicista contro il Venezuela e le operazioni clandestine della CIA per commettere omicidi”, dopo che mercoledì Donald Trump ha autorizzato l’agenzia di intelligence all’estero a operare nel Paese latinoamericano.
Caracas ha esortato il Consiglio di Sicurezza a “emettere una dichiarazione in cui ribadisca il principio del rispetto incondizionato della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale del Venezuela, come base indispensabile per preservare la pace”.
Le dure accuse di Maduro alla CIA
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha accusato l’agenzia americana di essere la regista dei colpi di Stato orchestrati in America Latina. “No al cambio di regime che ci ricorda tanto le fallimentari guerre infinite in Afghanistan, Iraq, Libia e chi più ne ha più ne metta. No ai colpi di Stato perpetrati dalla CIA che ci ricordano tanto i 30mila desaparecidos nei colpi di Stato contro l’Argentina, il colpo di Stato di Pinochet e i 5mila giovani assassinati e scomparsi”, ha detto durante il Consiglio Nazionale per la Sovranità e la Pace.