Sud, Meloni: “In atto una rivoluzione”
Quelli che stiamo vivendo sono senz’altro degli anni cruciali per quanto riguarda il futuro del Mezzogiorno. Nel giro di pochi lustri, infatti, gli ingenti investimenti infrastrutturali potrebbero sanare buona parte dell’annosa questione meridionale. A questi si aggiungono politiche fiscali e industriali lungimiranti, come l’istituzione di una Zona Economica Speciale per il Sud. Ultimo ma non ultimo l’aumento dell’attrattività complessiva, a cominciare da Napoli, sempre più sotto i riflettori internazionali.
Una strategia rivendicata dalla premier in un videomessaggio inviato all’Assemblea dell’Unione Industriali della città partenopea. Numerosi i temi affrontati da Giorgia Meloni nel corso del proprio intervento, che ha messo in luce i risultati positivi raggiunti dal Meridione dopo la pandemia.
“C’è ancora tantissimo lavoro da fare – ha precisato Meloni – i problemi da risolvere rimangono ancora molti, ma possiamo dire con orgoglio che la direzione è cambiata, che c’è ora la possibilità concreta di incidere davvero sul presente e sul futuro del Sud programmando e cadenzando gli interventi”.
“È una rivoluzione che vogliamo portare avanti – ha spiegato la Presidente del Consiglio – ovviamente insieme a voi: non potremmo fare altrimenti, insieme a chi ogni giorno si rimbocca le maniche, scommette sul Sud, sul suo straordinario valore, sul potenziale che può liberare. Quindi grazie per il lavoro che abbiamo fatto fin qui insieme, ma soprattutto per il lavoro che faremo insieme da oggi in poi”.
Il tema strategico della ZES
“Il Mezzogiorno può essere il volano dell’economia nazionale e lo sta dimostrando negli ultimi anni con tassi di crescita sia economica che occupazionale superiori alla media nazionale”, prosegue l’inquilina di Palazzo Chigi.
“Un Sud che non è più il fanalino di coda, ma che si sta affermando come locomotiva del rilancio di questa nazione, dinamico, ambizioso, attrattivo di investimenti”.
Centrale in tal senso l’istituzione della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno. “Questo Governo ha scelto di sostenere il protagonismo del Sud – ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia – disegnando una visione di lungo periodo, lavorando per creare un ambiente più possibile favorevole alle imprese, costruendo gli strumenti più efficaci per dare a quelle imprese e ai cittadini del Mezzogiorno la possibilità concreta di dimostrare il loro valore”.
“Uno dei mattoni di questa strategia – ha spiegato – è l’istituzione della ZES unica del Mezzogiorno, una misura che abbiamo fortemente voluto per aumentare la competitività del Mezzogiorno a livello internazionale, valorizzare il suo apparato produttivo, assicurare a tutti i territori le stesse opportunità di sviluppo grazie a un sistema integrato che combina semplificazione amministrativa e benefici fiscali”.
Si tratta, secondo la premier, di un cambio di paradigma, con il “Sud che non chiede assistenzialismo ma vuole investire sulla libertà di impresa, rimettere al centro il capitale umano, dimostrare cosa è in grado di fare. Ed è nostro compito rispondere a questa richiesta con interventi concreti, strutturali e di visione”.
