Il Pride nel mirino di Budapest
I temi etici, in particolare quelli connessi alla galassia LGBT, sono tra i più polarizzanti del dibattito pubblico odierno. Lo scontro tra liberal e identitari trascende ormai i blocchi, rappresentando una costante. Il mondo occidentale, insomma, non è più monopolio dei “paladini dei diritti”. La vittoria di Trump negli Stati Uniti e l’avanzare della destra anche nei Paesi cardine dell’UE evidenziano un cambio di passo generale. In tale scenario l’Ungheria è da tempo un punto di riferimento per conservatori e sovranisti (non solo) europei.
L’ultima iniziativa di Fidesz, il partito di Viktor Orban, non poteva non sollevare un polverone. La compagine magiara, infatti, ha presentato un disegno di legge per vietare il Pride di Budapest. Organizzatori e partecipanti, qualora passasse, rischiano d’incappare in multe fino a 300mila fiorini (circa 750 euro). Favorevole alla proposta anche una parte del Partito popolare cristiano democratico (Kdnp). Considerando che la maggioranza ungherese dispone di quasi due terzi dei seggi l’esito della proposta appare scontato.
Il Pride, secondo Budapest, sarebbe infatti dannoso per i bambini. il ricavato delle sanzioni finirebbe per l’appunto in un fondo per la tutela dei minori. Le forze dell’ordine potranno utilizzare software di riconoscimento facciale per individuare i manifestanti.
“L’emendamento – dichiara Fidesz – è necessario perché garantisce che sul territorio dell’Ungheria possano essere tenute solo assemblee che tengano conto del diritto dei bambini a un adeguato sviluppo fisico, mentale e morale”.
Già nel 2021, peraltro, Budapest era intervenuta energicamente per impedire che contenuti di stampo omosessuale fossero veicolati nei contenuti per minori. Ciò sia in ambito educativo che d’intrattenimento.
Sembra dunque che il Pride ungherese non riesca a raggiungere la 30esima edizione. Ciò, del resto, era quanto stato promesso in passato dallo stesso Orban, che aveva suggerito ai promotori di non scomodarsi ad organizzare l’edizione di quest’anno.
Comments 1