Meloni: “Sud non è più fanalino di coda”
Una lettera lunga e densa quella inviata dalla premier Meloni al Forum dell’economia del Nuovo Mondo.
La kermesse, organizzata dal quotidiano Il Mattino, si svolge oggi e domani presso il Centro congressi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nell’iconica via Partenope.
Un messaggio, letto dal direttore Roberto Napoletano, che arriva il giorno successivo al terzo anniversario dell’insediamento dell’esecutivo. Un’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti, con il Mezzogiorno a fare da protagonista.
All’inizio della lettera Meloni ha ringraziato gli organizzatori e l’Advisory Board, che ha riconosciuto “quel cambio di paradigma che il Governo ha contribuito ad imprimere a livello nazionale e che ha permesso in particolare al Sud di non essere più fanalino di coda ma la locomotiva della Nazione”.
Il Sud deve poter competere ad armi pari
“Quando tre anni fa ci siamo insediati alla guida della Nazione – spiega la premier – abbiamo fatto una scelta di campo: credere e investire nel protagonismo e nell’orgoglio del Sud, dando alle sue imprese e ai suoi lavoratori la concreta possibilità di misurarsi ad armi pari con il resto d’Italia. Abbiamo detto basta alle disastrose politiche assistenzialiste che avevamo ereditato dal passato e abbiamo promosso una nuova visione fondata sugli investimenti, sulla formazione del capitale umano, sull’innovazione e sul merito”.
“Abbiamo osato e immaginato strumenti innovativi – continua Meloni – come la Zona Economica Speciale Unica, che ha generato un giro d’affari complessivo di quasi 27 miliardi di euro e ha rilanciato l’attrattività di questi territori sui mercati dei capitali e degli investitori. È un istituto efficace, nel quale crediamo molto e che abbiamo voluto estendere ad altri territori della Nazione, segnatamente le Marche e l’Umbria. Per rafforzare questo strumento e andare incontro alle esigenze delle imprese, abbiamo scelto di confermare il credito d’imposta con questa manovra, stanziando oltre 2,3 miliardi di euro nel 2026 e assicurando la continuità della misura nell’arco di un triennio”.
Meloni: Pil e occupazione al Sud cresciuti più della media nazionale
“Abbiamo riorganizzato il Fondo di Sviluppo e Coesione – prosegue la Presidente del Consiglio – che è destinato per l’80 per cento alle Regioni del Mezzogiorno, e abbiamo costruito uno strumento altrettanto efficace, ovvero gli Accordi di coesione. Accordi che finanziano progetti strategici, e prevedono meccanismi precisi per superare possibili inadempienze con poteri sostitutivi. In un anno sono stati sottoscritti, con le Regioni e le Province autonome, tutti gli Accordi di coesione: strumenti che hanno attivato oltre 45 miliardi di euro di investimenti. Siamo passati così dai programmi vuoti del passato a interventi puntuali e strutturali per le imprese, le infrastrutture e i servizi per i cittadini”.
“Anche grazie a queste scelte – indica Meloni – agli investimenti nelle infrastrutture, alla spinta del PNRR e alle scelte che abbiamo messo in campo per sostenere l’occupazione (com’è ad esempio Decontribuzione Sud), ma soprattutto grazie al dinamismo delle imprese e dei lavoratori del Mezzogiorno, il PIL e l’occupazione del Sud sono cresciuti più della media nazionale. Nel secondo trimestre 2025, il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni nel Sud ha superato per la prima volta il 50%, raggiungendo il dato più alto dall’inizio delle serie storiche dell’Istat nel 2004”.
Un punto di partenza, non un punto di arrivo
“È un quadro molto incoraggiante – conclude Meloni – che non consideriamo un punto di arrivo ma un punto di partenza. Dobbiamo andare avanti, con grande costanza e determinazione, per non disperdere il valore aggiunto che abbiamo creato in questi anni e raccogliere i frutti dei semi che abbiamo piantato. Perché il nostro obiettivo è quello di costruire un’Italia ancor più forte e autorevole nel mondo e mettere il Sud nelle condizioni migliori per essere motore di sviluppo euromediterraneo, all’altezza delle sue grandi possibilità e della sua gloriosa storia. Grazie in anticipo del contributo, degli spunti e delle riflessioni che emergeranno nel corso dei vostri lavori e di cui il Governo farà tesoro. Buon lavoro e buon Forum a tutti”.