L’impetuoso Texas
Nel 2016 usciva nelle edicole italiane un numero di Limes dal titolo Texas, l’America futura. Significativamente, allo Stato della Stella Solitaria veniva dedicato un intero volume. Ciò non solo per l’ovvia capacità d’influenzare le dinamiche americane ma per l’essere a sua volta un osservatorio privilegiato. Se è vero, infatti, che le elezioni presidenziali si decidono nel Midwest, è in Texas che si stanno svolgendo alcuni dei cambiamenti più interessanti. A cominciare, ovviamente, dall’impatto dell’immigrazione latina, che inevitabilmente presenta dei contraccolpi dal punto di vista identitario, oltre a riverberarsi sulle relazioni con il vicino Messico.
Che il Texas sia “eccezionale” lo confermano del resto i dati demografici resi noti dallo US Census Bureau tra il luglio del 2020 e lo stesso mese del 2023. Questi, in sostanza, ha raccolto i dati sui centri urbani con più di 20.000 abitanti. La top ten relativa che ne è uscita è eloquente, con 9 città su 10 che sono proprio in Texas.
La top ten
Vediamo dunque quali sono queste città e il loro tasso di crescita. Partiamo dalla decima e arriviamo progressivamente alla prima.
Al decimo posto si posiziona Georgetown, che è passata dai 67.000 abitanti del 2020 ai 105.000 del 2023. Una crescita percentuale dunque del 40,1%.
Nona invece la piccola Manor, passata da poco più di 14.000 residenti a oltre 20.200 (+43,2%).
Ottava è Amherst, unica a non essere in Texas, bensì in Massachusetts. Essa è peraltro famosa per ospitare la casa museo di Emily Dickinson.
Tornando però al “nostro” Texas, in settima posizione si colloca Forney. Tale località è cresciuta da circa 24.000 abitanti a oltre 35.000, con un incremento percentuale del 48,5%.
Sesta è Anna, che nel triennio in questione è passata da 17.370 residenti a oltre 27.500 (58,3%).
Maggiore la crescita percentuale di Princeton, del 59,8%, di dimensioni pressoché identiche a quella appena precedente (dai 17.000 abitanti del luglio 2020 è infatti arrivata ai 28.000 dello scorso anno).
Ultima prima del podio è invece Melissa, passata da oltre 14.300 cittadini a più di 23.500 (+64,4%).
Ed eccoci a questo speciale podio. Sul terzo gradino Royse City, che nel luglio 2020 non raggiungeva i 14,000 abitanti, mentre tre anni dopo superava i 24.000, con un implemento percentuale del 76%.
Seconda invece Fulshear, ascesa nel triennio in questione da poco più di 17.500 residenti alla bellezza di oltre 42.600 (+142,7%).
Prima in tutti gli Stati Uniti è Celina, passata da 17.800 persone a 43.300 (+143,2%).