Bello, entusiasmante, forse il più equilibrato degli ultimi anni. Basta dare un’occhiata a quello che succede in Europa, dove i ‘Big 5’ sembrano già avviarsi verso una scontata conclusione.
In Spagna il Real Madrid di Carlo Ancelotti sta approfittando dell’annata no di Atletico e Barcellona e al momento ha 6 punti di vantaggio su un Siviglia che non sembra avere le carte in regola per lottare fino alla fine. In Germania, come al solito, il Bayern Monaco vola verso la conquista della Bundesliga. In Inghilterra il Manchester City ha 9 punti di vantaggio sul Liverpool (che ha una partita in meno), ma dopo un inizio stentato è diventata la solita macchina da guerra. In Francia, come da pronostici, il Psg sta ammazzando la Ligue 1 con 13 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, il Marsiglia.
Lotta a tre, forse a quattro
In Italia, il campionato ha invece tutt’altro sapore. Per qualche giornata abbiamo pensato che l’Inter potesse prendere il largo, ma la sconfitta nel derby contro il Milan ha riacceso la speranza di chi le sta dietro, a cominciare proprio dai rossoneri di Pioli. Inzaghi, rispetto alle altre inseguitrici, ha una partita da recuperare (in casa del Bologna), ma il vantaggio sulle seconde (Napoli e Milan) si è accorciato e ora le separa soltanto una lunghezza. A questo si aggiunge un trittico di partite terribili per i nerazzurri: stasera in Coppa Italia contro la Roma (con il gran ritorno di Mourinho a San Siro), sabato al Maradona in casa del Napoli, che avrà voglia di sorpasso, e poi mercoledì prossimo di nuovo a Milano dove ospiterà il Liverpool nell’andata degli ottavi di Champions. Partite che possono togliere energie nella corsa scudetto, ma che possono contemporaneamente permettere all’Inter di andare avanti, spedita, in tutte le competizioni.
Si accende la lotta per il primo posto: a separare @sscnapoli e @acmilan dall’@Inter c’è solo 1️⃣ punto 🔥#SerieATIM💎 #WeAreCalcio pic.twitter.com/1OzvP00GTd
— Lega Serie A (@SerieA) February 7, 2022
I sogni di Spalletti
Quattro vittorie consecutive hanno intanto riportato il Napoli nelle zone alte della classifica. Spalletti mantiene i piedi per terra, ma visto lo scontro diretto di sabato è impossibile non sognare in grande. Gli azzurri hanno ritrovato Osimhen (in gol a Venezia), recupereranno presto b e anche Koulibaly, vincitore della Coppa d’Africa con il Senegal. Nel mese di febbraio avranno il doppio confronto con il Barcellona nei playoff di Europa League che sicuramente toglierà energie fisiche e mentali e un calendario difficile che proseguirà con le sfide contro la Lazio (27 febbraio) e il Milan (6 marzo).
Milan e Juve ci credono
Proprio i rossoneri, dopo la vittoria nel derby, hanno ritrovato fiducia che ben si sposa con il calendario alle porte. Fuori dall’Europa, ma ancora in corsa per la Coppa Italia (domani la sfida con la Lazio), la squadra di Pioli avrà una serie di partite ampiamente alla sua portata contro Sampdoria (casa), Salernitana (trasferta) e Udinese (casa) prima dello scontro diretto al Maradona contro il Napoli.
La Juve è ancora lontana: Allegri è a 8 punti dall’Inter, potenzialmente 11 se i nerazzurri dovessero vincere il recupero con il Bologna. Le difficoltà di inizio campionato, però, sembrano essere ormai alle spalle. Gli arrivi di Vlahovic e Zakaria (in gol entrambi all’esordio) hanno portato un entusiasmo che a Torino mancava. Morata è rimasto dopo un mese travagliato e tante voci di mercato: lo spagnolo s’è messo a disposizione della squadra così come del suo nuovo compagno di reparto. Allegri l’ha schierato in un tridente completato da Dybala. Può essere questa la nuova faccia della Juve per il resto della stagione: una squadra più offensiva, almeno sulla carta.