A Carrara arriva il Tricolore più grande del mondo
Quest’anno è stato celebrato il 228 anniversario dall’adozione del Tricolore, avvenuta il 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia e i cui colori riprendevano quelli della napoleonica Legione Lombarda. Nel 1996, in vista dell’imminente bicentenario, venne istituita ufficialmente la festa del Tricolore, fissata appunto il 7 gennaio. A due mesi da quest’importante ricorrenza, il 2025 non smette di regalarci emozioni.
È stato infatti realizzato il più grande Tricolore al mondo. 3.300 metri quadri di superficie, 73 metri di lunghezza, 45,5 di larghezza e un peso di 130 chili: questi i numeri dell’imponente bandiera realizzata da Paolo Filippini. Due volte campione mondiale di paracadutismo, nonché tenente colonnello, lo sportivo e militare ha voluto omaggiare in questo modo la sua (e la nostra) bandiera. L’iniziativa è stata supportata dal comune di Carrara, da CarraraFiere, dal Coni, dall’Aeroclub d’Italia e dall’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia.
Il Tricolore più grande del mondo verrà ripiegato martedì pomeriggio (11 marzo) proprio presso CarraraFiere.
Nel mondo solo due bandiere più grandi
“Sono un ufficiale in pensione della Folgore – ha spiegato l’ideatore dell’iniziativa, Paolo Filippini – ho prestato servizio per molti anni nel centro sportivo di paracadutismo di Pisa ed ero specializzato nei lanci di precisione. Da una decina d’anni ho deciso di dedicarmi alle bandiere lavorando per realizzarne sempre di più grandi e poi portarle con me nei miei lanci. Prima di questa la più grande che avessi mai realizzato era 33 per 49 metri, vale a dire circa 1600 metri quadrati, più o meno la metà quindi di quella che porterò la settimana prossima a CarraraFiere”.
Per piegare il Tricolore serviranno 11 persone
“Con i suoi 3.300 metri quadrati di estensione questa nuova bandiera è il più grande tricolore italiano al mondo – prosegue il militare – mentre se guardiamo alle bandiere in generale ne sono state realizzate in passato solo due più estese: una in Germania e una negli Emirati Arabi. Per piegare la bandiera martedì prossimo avrò bisogno dell’aiuto di circa 10 persone, tutti volontari della sezione di Massa-Carrara dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia, di cui faccio parte anch’io, e in questo caso il grande padiglione di CarraraFiere è perfetto perché avremo bisogno di aprire completamente il vessillo primo di riporlo. Una volta completata questa operazione mi preparerò al collaudo in aria che farò probabilmente sopra l’aeroporto di Ferrara dove si trova un’area adatta all’atterraggio”.
“Non si tratta, d’altronde, di un lancio semplice – continua il campione di paracadutismo – visto che avrò con me non solo una gigantesca vela che mi potrebbe portare lontano se ci fosse solo un po’ più di vento del previsto, ma anche un peso di circa 130 chili che avrà bisogno di un imbrago particolare. Per questi lanci uso un paracadute pensato per i lanci in coppia, ma in questo caso il posto del passeggero sarà occupato dalla bandiera. Ci tengo infine a ringraziare l’amministrazione comunale di Carrara e Imm-CarraraFiere per mettermi a disposizione il padiglione, il presidente provinciale del Coni Vittorio Cucurnia e, non ultima, l’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia di Massa Carrara per il sostegno”.