Poveri noi…
Famiglie e imprese italiane, sin dalla fine della pandemia e dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, hanno imparato loro malgrado a fare i conti con il caro energia. I dati pubblicati da Eurostat sul costo del gas in UE (inerenti il secondo semestre del 2024) confermano ancora una volta le criticità in corso. Da specificare come oltre agli Stati membri l’ente statistico europeo riporti anche le performance di Liechtenstein, Macedonia del Nord, Serbia, Turchia, Bosnia-Erzegovina, Moldavia, Georgia e Ucraina.
Il peggio è passato si dirà (e non a torto). Eppure per un Paese trasformatore e povero di materie prime come il nostro pagare il gas più degli altri è un chiaro svantaggio in termini di competitività, oltre a un salasso economico non da poco. Ma facciamo parlare i numeri.
L’Italia è il terzo Paese dove il gas costa di più: 15,86 euro per 100 kWh. Peggio di noi soltanto Svezia e Paesi Bassi, che occupano rispettivamente il primo e il secondo gradino del podio. Stoccolma paga il gas 18,93 euro per 100 kWh. Amsterdam, invece, 16,71 euro per 100 kWh.
Nella parte opposta della classifica, per loro fortuna, compaiono Ungheria (3,20 euro per 100 kWh), Croazia (4,60 euro) e Romania (5,40 euro).
Gas, a parità di consumi l’Italia paga 5 volte l’Ungheria
A parità di consumi, insomma, l’Italia paga circa cinque volte in più dell’Ungheria. La Svezia addirittura sei volte.
Fortunatamente ci sono anche buone notizie. Nella seconda metà del 2024, i prezzi del gas per uso domestico sono aumentati in 6 Paesi dell’UE, mentre sono diminuiti in 14. Se però si prende in considerazione la variazione annua, nel 2024 i prezzi sono diminuiti in 21 Stati, aumentando solo in 2.
La media complessiva europea, ad ogni modo, è di 12,33 euro per 100 kWh (incluse le tasse). Nella prima metà dell’anno si attestava invece su 11,04 euro. Secondo Eurostat si tratta del dato più elevato da quando sono iniziate queste rilevazioni, ossia il 2008.