Le fettuccine di Alfredo sono state le protagoniste della scena internazionale per decenni, conosciute in tutto il mondo e imitate ovunque. Con il National Fettuccine Day quest’anno sono 113 gli anni che si festeggiano, nel ricordo dell’invenzione da parte del vero Alfredo delle prime fettuccine. Una tradizione che vede i suoi natali a Roma ma che si diffonde anche oltre oceano fino ad arrivare in America.
Ogni anno in occasione del National Fettucine Day nell’unica sede di Piazza Augusto imperatore in Roma, si aprono le porte dello storico ristorante Alfredo per una grande festa.
A continuare la tradizione sono le discendenti di Alfredo: Ines Di Lelio con le figlie Chiara e Assia Cuomo. Quest’anno con le norme anti-covid, i festeggiamenti sono stati alternativi con gli strumenti della tecnologia, con collegamenti dagli Stati Uniti d’America con la ICN Radio New York, i due paesi sono legati a filo doppio.
La storia delle fettuccine di Alfredo
Amore e cibo vanno di pari passo, questo quanto è successo ad Alfredo e Ines. Era il 1907 quando Ines in dolce era attesa, come tutte le donne incinte desiderava appagare quel desiderio di zuccheri, pasta, qualcosa per far passare quella sensazione di fame ma che allo stesso tempo fosse nutriente e sano. Alfredo fece di più, con ingredienti semplici e genuini come le uova e la farina creò le sue tagliatelle. L’impasto accarezzato e steso con amore diventò una sfoglia sottile, totalmente fatta a mano, tagliata cotta e mantecata burro e parmigiano. Il resto è storia fino ai giorni nostri passando per la Dolce Vita le tagliatelle di Alfredo sono oggi un mito che ha superato i confini italiani.
Italia e America legate dai Vip
Ancora l’amore è il trait d’union tra Italia e America quando nel 1920 due divi di Hollywood, Douglas Fairbanks e Mary Pickford, in luna di miele a Roma cenano una sera nel ristorante Alfredo. Un amore a primo assaggio, preparato con estrema semplicità ma dal gusto unico e genuino. Le tagliatelle conquistano subito i giovani sposi tanto che al loro rientro in America spediscono ad Alfredo in regalo una coppia di posate d’oro, forchetta e cucchiaio, con la loro dedica.
E’ proprio da quell’evento che in giro per il mondo si comincia a parlare di Alfredo, del suo ristorante nel centro di Roma che diventa la calamita per i divi , tutti sono passati di qui, attori, registi e personaggi del cinema del panorama internazionale.
Si narra che Tony Curtis, vestito da cameriere, si divertiva a servire ai tavoli, Ava Gardner e Walter Chiari venivano per il loro tavolo segreto, oppure Brigitte Bardot nell’uscire veniva assalita dai flash di mille obiettivi, come testimonia una delle foto della Sala Hollywood.
Da questa fama Alfredo apre a New York, un ponte Italia America. Nasce il National Fettuccine Alfredo Day, un giorno dove tutti sono invitati a gustare , provare e riprovare ad assaporare le famose fettuccine.
Il tempio dei Vip
Entrare nel ristorante non è solo mangiare ma respirare gli anni della dolce vita Romana, l’eleganza delle donne di allora e vedere da vicino i miti della storia del cinema, alle pareti foto con dediche dei più famosi di allora, star internazionali. Qualche nome come Salvador Dalì, Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Federico Leopoldo Principe di Prussia, oppure il Gaetano Borbone principe di Parma che firma la dedica “Alfredo l’imperatore delle fettuccine” nella piccola e intima Sala dei Reali. Nel tempio del mangiar bene è bello perdersi e ammirare le foto di Frank Sinatra, Sophia Loren, Jimi Hendrix, Bridgitte Bardot, Tony Curtis, Gina Lollobrigida, Marcello Mastroianni e tantissimi altri.
di Sofia Petti
Quello che mi manca di più della nostra amata Italia, sono i piatti italiani, cucinati con ricette e materie prime italiane!
Ma ormai molte materie prime italiane si trovano in tanti paesi, se mi dici dove sei posso aiutarti