Buone notizie per imprese e consumatori. Dopo i salassi energetici dovuti alla pandemia e allo scoppio del conflitto in Ucraina, famiglie e imprese dovrebbero riavere un po’ di ossigeno nei prossimi mesi. Ad annunciarlo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Sabato, nel corso di un convegno organizzato dalla Lega a Milano, Giorgetti ha dichiarato che a febbraio le bollette del gas dovrebbero ridursi del 40% rispetto ai mesi precedenti. Si tratta al momento di una stima ma il crollo del prezzo del gas fa ben sperare. Il costo vertiginoso delle bollette, soprattutto per le imprese, stava minando la tenuta del sistema produttivo nazionale nel suo complesso.
La situazione, tuttavia, sta progressivamente stabilizzandosi, con il prezzo del gas che è sceso sotto i 60 euro a megawattora, il minimo da dicembre 2021. Un dato che comporterà la sopramenzionata riduzione in bolletta del 40% per il mercato tutelato.
Giorgetti ha poi spiegato come l’esecutivo stia per introdurre un sistema per legare i tre quarti dei consumi ai valori precedenti la pandemia, mentre il restante 25% resterebbe a tariffa piena. Si tratta in ogni caso di notizie positive per i consumatori, soprattutto considerando che a fine marzo cesseranno gli aiuti per calmierare il caro energia e, dunque, è necessario che le tariffe calino significativamente per farvi fronte.
L’Italia si muove in un clima internazionale molto teso ma sembra star vincendo la sfida per gli approvvigionamenti a prezzi accettabili. L’esecutivo si sta impegnando a perseguire la sovranità energetica attraverso importanti accordi con i Paesi produttori (solo in questi giorni Giorgia Meloni è volata in Algeria e Libia) e s’inizia a intravedere una normalizzazione che fa ben sperare. Il tessuto produttivo e le famiglie non possono per molto tempo reggere la stangata energetica a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi.
Per un’economia di trasformazione come la nostra, garantirsi forniture a prezzi competitivi rappresenta una priorità inaggirabile. Roma ne è consapevole e sta agendo con lo sguardo rivolto sia al breve che al medio-lungo termine.
I prossimi anni vedranno l’Italia quale possibile hub mediterraneo dell’energia. Anche in questo senso vanno lette le mosse per concretizzare quel “Piano Mattei per l’Africa” proposto da Giorgia Meloni nel suo discorso d’insediamento. Sviluppo e benessere che obbligatoriamente devono essere condivisi con i Paesi dell’area, senza velleità predatorie e neocolonialismi.