A Tajani non toccare il canone Rai
Perdonateci il gioco di parole: la maggioranza è andata in minoranza. È successo questa mattina alla Commissione Bilancio del Senato, dove Forza Italia ha votato insieme al centrosinistra. Lo ha fatto su un emendamento presentato dalla Lega per mantenere anche nel 2025 l’abbassamento del canone Rai (che il centrodestra ha portato da 90 a 70 euro). 12 i voti contrari, a fronte di soli 10 a favore.
Non si può parlare d’imboscata, visto che da tempo Forza Italia aveva annunciato la contrarietà all’emendamento. La ragione? Come spiega Il Corriere della Sera, una misura simile avrebbe provocato l’innalzamento dei tetti pubblicitari da parte della Rai, per far fronte al mancato ammanco. Ciò avrebbe colpito Mediaset, alla quale Forza Italia è notoriamente legata.
Inevitabile l’esultanza delle opposizioni. “La maggioranza è in frantumi – ha commentato la segretaria del PD Elly Schlein – e le divisioni sono evidenti. Sono allo sbando, troppo impegnati a litigare tra loro, a competere anziché governare il Paese. E intanto non si occupano della salute e dei salari, dei problemi concreti degli italiani”.
Palazzo Chigi, d’altro canto, tende a relativizzare quanto accaduto. “Sono schermaglie – ha commentato Giorgia Meloni – non ci vedo nulla di particolarmente serio”. La premier si è poi concessa una battuta: “Se abbiamo trovato l’accordo per un cessate il fuoco in Libano possiamo farlo pure sul canone Rai”.
Sullo sfondo si vede del resto il sempiterno scontro tra Lega e Forza Italia, anche se il leader del Carroccio prova a minimizzare. “Stiamo lavorando per abbassare le tasse – ha commentato Salvini ai microfoni di Rtl 102.5 – il canone Rai è una di queste, ma non è la nostra attività centrale. Abbassare il costo del canone è da sempre un obiettivo non della Lega ma del centrodestra. Forza Italia non vuole abbassare? Mi spiace, non per la Lega ma per gli italiani per cui quella tassa avrebbe potuta essere tagliata”.
“Non c’è nessun problema, non c’è per quanto mi riguarda nessuno inciampo”, ha invece dichiarato Antonio Tajani. “Questo – ha continuato il leader di Forza Italia – non ha nulla a che vedere con la maggioranza, l’abbiamo sempre detto, ma la maggioranza è composita, non è un impegno del programma. Si possono avere idee diverse, ma sulla strategia del taglio delle tasse noi siamo in prima linea, lo siamo sempre stati, siamo il partito di Silvio Berlusconi. La nostra regola è meno tasse, meno tasse, meno tasse, quindi i 430 milioni [costo dell’operazione, ndr] invece di fare una partita di giro utilizziamoli per tagliare veramente le tasse, altrimenti diventava soltanto uno slogan, invece dobbiamo veramente tagliare le tasse utilizzando poi i soldi per aiutare i contribuenti”.
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