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Home Cinema, Serie & TV

Dal telefilm alla serie TV

Gianni del Corral by Gianni del Corral
Ottobre 31, 2021
in Cinema, Serie & TV, Ultimissime
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Dal telefilm alla serie TV
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Li abbiamo sempre chiamati telefilm. Ci intrattenevano in momenti pomeridiani, ma soprattutto la sera, all’ora di cena.

Ricordo che il titolo era una cosa che non potevi perdere, sembrava fondamentale leggerlo, per avere un’anticipazione sulla trama della puntata, quasi come se fosse un trailer.

Se la mia mamma stava ancora cucinando, dovevo essere io attento a non farmelo sfuggire.

Oggi il titolo, in tante serie, non c’è nemmeno o comunque non ci cambia nulla se lo leggiamo o meno.

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Cosa ci affascinava dei telefilm

Il telefilm, per noi, non aveva stagioni, durava fino a quando la tv lo mandava in onda.
E poi le repliche, che non ti stancavi mai di guardarle, soprattutto se erano quelle di Starsky & Hutch.

I telefilm, a partire dal dicembre del 1977 con la mitica serie Happy Days, sbarcarono in Italia e diedero il via all’invasione di questi format americani, venduti a basso costo, per far breccia sul mercato televisivo mondiale.

Storie più brevi, dinamiche, con una narrazione più descrittiva che romanzata.

Iniziava così,  il declino degli sceneggiati televisivi, prodotti in casa dalla tv di Stato e che avevano occupato le serate di molti italiani nei vent’anni precedenti.

Nella seconda metà degli anni settanta, la Rai produsse molti sceneggiati. Io ero piccolo, ma ne ricordo perfettamente tre: Gesù di Nazareth, di cui uscì anche l’album delle figurine; Sandokan, che ispirò l’abbigliamento dei carnevali di molti bambini di quegli anni e Albert e l’uomo nero, che fu l’artefice dei miei primi incubi.

 

Sicuramente grazie anche all’arrivo dei telefilm a stelle e strisce, all’inizio degli anni ’80, iniziarono le produzioni delle prime fiction televisive, le prime ad essere suddivise in numeri (oggi stagioni). La più celebre fu La Piovra, che arrivò a 10 stagioni nell’arco di 17 anni (dal 1984 al 2001).

Negli anni ’90 ci fu la gara a chi faceva più stagioni. Se non ricordo male, questa piccola sfida fu vinta da Distretto di Polizia con 11 stagioni.

 

L’arrivo delle serie, o meglio, del termine “serie”, viene identificato un po’ con l’uscita delle web-series e di tutto quel mondo che oggi la fa da padrona, che ci consente di vedere i nostri “telefilm”, e orami da tempo anche film, comodamente dal nostro pc o dalle nostre tv super tecnologiche e più sottili di un dito, con la possibilità di fermarli, riguardarli dall’inizio, anche se già iniziati e che soprattutto, con il telecomando, possiamo decidere di mandare avanti, quando c’è qualcosa che non ci piace… Ecco, è proprio qui che volevo arrivare, a schiacciare il tasto forward, e questo mi sta succedendo spesso in queste settimane, non solo su molti filmetti buttati su famose piattaforme tv, giusto per riempire il catalogo, ma anche con alcune serie che, improvvisamente, a metà della puntata, si trasformano più e più volte in una sorta di orrendo musical.

Non so se sia stato il successo di La La Land prima e di Mamma Mia dopo, che tra il 2018 e il 2019, diversi autori abbiano deciso di rovinarmi le serie con tremendi stacchetti canori.

 

Tre esempi su tutti

 

Goliath.
Parto chiedendo scusa ai lettori. Qualche settimana fa, vi ho suggerito di guardare questa serie. Io avevo solo visto la prima stagione.. lasciate perdere! La seconda non è un granché, la terza c’è una pessima fotografia (non si vede quasi nulla) e poi ci sono i primi segnali di musical, che divampano come un incendio, nella quarta (che non ho più continuato a guardare).

 

The Good Fight

Un legacy carino che però, nella terza stagione, inizia a ogni puntata a inserire disegni animati musicali contro Trump. Na pacchianata inverosimile!

 

Bull.

La serie prodotta e interpretata da Michael Weatherly (il DiNozzo di NCIS). Nella prima puntata dell’ultima stagione, girata malissimo sotto restrizioni Covid, gli autori, non sapendo come portare avanti la puntata, fanno descrivere pensieri e azioni da Weatherly attraverso il canto. Ho spento subito.

 

Carissimi autori, se voglio vedermi un musical, mi vedo un musical scritto, diretto e interpretato da chi lo sa fare. Se mi metti pessimi espedienti musicali in ben tre serie legacy, senza nessun motivo, beh, mi rovini tutto. E se usiamo il telecomando durante la puntata, vuol dire che avete sbagliato qualcosa.

 

Enjoy

 

 

 

Tags: #telefilm #serietv
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