Un piccolo passo verso la normalità. Il Dipartimento di Stato USA ha ritirato l’allerta generale di “livello 4” emesso il 19 Marzo scorso che raccomandava ai cittadini USA di evitare qualunque viaggio all’estero, sollecitandone l’immediato rientro laddove fossero ancora possibili voli commerciali.
Si è dunque tornati al sistema precedente basato su diversi livelli e l’Europa è oggi classificata al terzo livello (“riconsiderare il viaggio”) per la natura imprevedibile della pandemia.
Se dunque possiamo gioire per questo piccolo passo verso la normalità, fanno sorridere le raccomandazioni pubblicate circa i rischi a cui potrebbe andare incontro un cittadino americano nel nostro paese. In particolare, per l’Italia, oltre al rischio pandemia, il Dipartimento di Stato indica di esercitare cautela per un rischio terroristico, segnala violenza indotta da motivazioni sociali o politiche interne, una criminalità moderata raramente violenta, diversi terremoti importanti, vulcani attivi, inondazioni in generale ed acqua alta a Venezia, e valanghe. Uno scenario tutto sommato simile, forse anche migliore, a quello presente sul suolo Americano.
Viene però elogiata la Protezione Civile Italiana per la robusta capacità di affrontare crisi di varia natura, prestando aiuto sia ai cittadini Italiani che agli ospiti stranieri.
Rimane purtroppo ancora in piedi il blocco della Comunità Europea all’ingresso di turisti Americani, un blocco che sta prolungando la sofferenza dell’industria turistica Italiana che ha sempre avuto nel turismo statunitense un punto di riferimento.