Il Presidente Trump rompe gli schemi, e dopo la conferma ufficiale di candidato alla Casa Bianca, interviene al primo giorno della convention dei Repubblicani, in corso a Charlotte in North Carolina.
Alla presenza di 336 delegati, ma senza pubblico a causa del Covid-19 , il Presidente uscente Donald Trump segue il suo programma politico e diretto e senza indugi, come sempre, ha forzato la mano ai protocolli che l’avrebbero visto intervenire solo nell’ultimo giorno della convention.
Come un fiume in piena Trump, ai delegati repubblicani e al Paese, ha presentato la sua piattaforma elettorale con il nuovo slogan “Fighting for you”
Il presidente americano, scuotendo le anime della sua granitica base, ha rivendicato i successi economico-politici ottenuti nei quattro anni del suo mandato,: “ Abbiamo creato la più forte economia americana di sempre, – ha detto- avviato il muro lungo il confine con il Messico, frenato le ambizioni espansionistiche, economiche e politiche della Cina e ricostruito le forze armate. Ora dobbiamo continuare con una nuova piano per creare dieci milioni di nuovi posti di lavoro”.
La nuova agenda di Trump punta ad un elettorato che condivide i suoi fondamentali obiettivi politici : nuovi posti di lavoro per gli americani; somministrazione di un vaccino anti Covid; indebolire i rapporti commerciali con la Cina; pianificare nuovi programmi di assistenza sanitaria; finanziamenti alla scuola pubblica; guerra alla corruzione politica e limito di mandato ai parlamentari; sostegno alle forze dell’ordine; blocco dell’ingresso agli immigrati clandestini che non hanno i mezzi permantenersi; investimenti per l’innovazione tecnologica, Politica estera basata sullo slogan America First .
Scalda gli animi, il tycoon quando annuncia il sostegno alle aziende che produrranno in America, creando nuovi posti di lavoro e nessun contratto federale invece a quelle che fanno outsourcing in Cina.
Nel suo discorso Trump ha annunciato la volontà (notizia già diffusa il giorno prima dal Financial Times) di anticipare la distribuzione di un vaccino per il Coronavirus, prodotto dalla società inglese AstraZeneca, la cui sperimentazione ha già dato risultati positivi, pubblicati dalla rivista scientifica The Lancet.
Il clima politico americano si scalda, la data del 3 novembre si avvicina e la polemica si accende sul voto per corrispondenza. Come noto in America sono circa 80 milioni, gli elettori, domiciliati troppo distante dai seggi elettorali, che ricevono la scheda elettorale nella loro cassetta postale.
Secondo i Democratici, le elezioni presidenziali del 2020 potrebbe svolgersi in maniera universale con il voto per corrispondenza. Una proposta che fa infuriare Trump che accusa: «Chiedono il voto universale via posta, stanno truccando ottanta milioni di schede. L’unica possibilità che ho di perdere è se imbrogliano».