Canada, Trump vuole sia il 51esimo Stato USA
Il Canada è sempre più sotto i riflettori internazionali. Suo malgrado verrebbe da aggiungere, visto che a catalizzare l’attenzione globale sono stati gli inviti perentori di Donald Trump a entrare nella federazione americana. Propositi ribaditi giusto ieri nel corso di una riunione dell’Associazione dei Governatori Repubblicani, tenutasi a Washington.
Il Canada, nei piani del nuovo presidente, dovrebbe diventare il 51esimo Stato USA. Potrà però mantenere il proprio inno nazionale, concede ironicamente Trump. Comprensibile dunque l’inquietudine dalle parti di Ottawa, che porta l’ex colonia britannica a cercare un rapporto più stretto con l’Unione Europea (o con ciò che ne rimane).
Ieri la premier italiana Giorgia Meloni e il suo omologo canadese Justin Trudeau hanno avuto una conversazione telefonica. Numerosi i temi affrontati dai leader dei due Paesi. Come riporta il sito di Palazzo Chigi, “Il colloquio ha costituito l’occasione per formulare nuovamente gli auguri di buon lavoro alla Presidenza di turno canadese del G7 e reiterare l’auspicio che possa essere assicurata piena continuità ai risultati ottenuti dalla Presidenza italiana con particolare riferimento ai temi dell’Africa, del Mediterraneo e delle migrazioni irregolari”.
G7 e Ucraina
Il prossimo 24 febbraio si svolgerà in videoconferenza un incontro tra i 7 leader. Peccato che proprio per quella data Meloni avesse già fissato una colazione ufficiale con lo sceicco Mohammed bin Zayed, presidente degli Emirati Arabi Uniti. Non solo, successivamente è previsto anche l’intervento di Meloni al Business Forum italo-emiratino. Impegni in agenda da tempo, che dunque rendono impossibile la partecipazione della presidente italiana. Al suo posto si collegherà il vicepremier nonché ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“La telefonata – prosegue la nota ufficiale – ha consentito anche uno scambio di vedute sui principali temi dell’attualità internazionale e sugli ultimi sviluppi del dossier ucraino. In tale ambito, il Presidente del Consiglio ha ribadito che la priorità per l’Italia è la stessa del resto d’Europa, dell’Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per fermare il conflitto e raggiungere la pace. Il Presidente Meloni ha anche ricordato come siano stati il sostegno occidentale insieme al coraggio e alla fermezza ucraina a precostituire le condizioni che rendono possibile parlare oggi di un’ipotesi di accordo. L’Italia, insieme agli Stati Uniti e ai suoi partner europei e occidentali, lavora per una pace duratura in Europa, che necessita di garanzie di sicurezza reali ed efficaci per l’Ucraina”.