Perché ci piacciono i film tratti da storie vere? Perché ci fanno conoscere meglio una situazione, un avvenimento. Ci fanno addentrare nella notizia, approfondendo i fatti da più punti di vista e ricordandoci com’era il mondo in quel determinato periodo. Alla fine ci sentiamo anche un po’ più colti, perché abbiamo una maggiore conoscenza di un argomento. Anche a questo servono i film o le serie Tv.
Il 21 gennaio di quest’anno, Amazon Prime ci fa scoprire un mondo che tutti sappiamo esistere, ma che pochi conoscono realmente. E’ un mondo che ci pare lontano, un mondo che non vogliamo approfondire, perché non tocca molti di noi o semplicemente perché non ne vogliamo essere coinvolti. Ma siamo tutti pronti a giudicarlo quando ci si para davanti, senza averne però le reali conoscenze per poterlo fare. Mi riferisco al mondo della disabilità. Un mondo che ci spaventa nel nostro inconscio, perché la diversità spaventa, non incuriosisce e quindi tendiamo a fuggire. Tutto “normale”, ma vi garantisco al mille per cento, che conoscere questo mondo, vi aiuta a comprendere molte cose, vi aiuta a migliorare la qualità della vita di questi bambini/ragazzi e delle loro famiglie e credetemi, anche la vostra.
Perché sapere che quando un bambino si butta a terra e fa i capricci, magari non sono per forza gesti di un bimbo capriccioso, ma potrebbero essere atteggiamenti di una bambino con una rara sindrome che in quel momento è in crisi e, se invece di avere quello sguardo che dice: “Ah, se fosse mio figlio, una bella sculacciata…”, provaste a chiedere a quella mamma o papà: “Ha bisogno d’aiuto? Posso fare qualcosa?”, fareste sentire quel genitore meno solo, meno imbarazzato e soprattutto, non giudicato. Un piccolo gesto che farà star bene una mamma e voi stessi.
Ed ancora, quando andate in giro col vostro cane e vedete davanti a voi un ragazzo che si blocca improvvisamente? Vi è mai venuto in mente che può avere il terrore del vostro cane, anche se è piccolo e grazioso? Passare sull’altro marciapiede, farebbe tranquillizzare il ragazzo. A voi non costa nulla, al ragazzo passerebbe la paura e continuerebbe il suo cammino.
Ma sono cose che se non si sanno! … Allora, vogliamo provare a migliorare le nostre vite almeno un pochino? Ebbene As we see it, vi può dare una mano ed emozionarvi allo stesso tempo.
Anni fa scrissi un format simile, ma in Italia mi dissero che la disabilità è un tema che potrebbe dare fastidio allo spettatore.
La serie americana trasmessa da Amazon in 8 puntate, si rifà a un format israeliano.
Entrambi non hanno pensato che parlare di disabilità, offendesse le coscienze altrui.
Le diverse angolazioni di Jason Katims
La serie creata da Jason Katims, è davvero ben fatta, perché analizza i fatti da quattro punti di vista diversi: quello dei ragazzi disabili (autistici in questo caso), quello della loro educatrice, quello delle loro famiglie e quello del mondo che li circonda.
Nulla è lasciato al caso, nulla è più vero.
La trama ufficiale
As We See It segue le vicende di Jack (Rick Glassman), Harrison (Albert Rutecki), e Violet (Sue Ann Pien), coinquilini poco più che ventenni tutti nello spettro dell’autismo, mentre faticano per ottenere e mantenere un posto di lavoro, fare amicizie, innamorarsi e barcamenarsi in un mondo che li evita. Con l’aiuto delle loro famiglie, degli assistenti, e talvolta anche dandosi una mano reciprocamente, i tre coinquilini affrontano battute d’arresto e celebrano i trionfi durante il loro personalissimo viaggio verso l’indipendenza e l’accettazione.
Tra gli attori, il bravo Joe Mantegna, nei panni del padre di Jack. Un ruolo che non ha avuto difficoltà ad interpretare, visto che una delle figlie di Joe è autistica. Forse un ruolo che ha voluto e che ha accettato, pur essendo l’unica star di un cast, per lo più, poco conosciuto, ma davvero bravo.
Una sensibilità che riscontrai personalmente in Mantegna anch’io, quando chiesi a lui di essere il testimonial per uno spot sulla Sindrome dell’X-Fragile.
Io ho visto tutte le 8 puntate in una serata/nottata. Mi hanno coinvolto, mi sono piaciute!
Quindi, consiglio anche a tutti voi di trovare il tempo e il modo di guardarla, non solo perché è bella e ben fatta, ma perchè, come dicevo al principio, è una di quelle serie che vi farà sentire un più informati e soprattutto darà la possibilità, anche solo con uno sguardo, un sorriso o un piccolissimo gesto, di migliorare la qualità della vita di qualcuno, anche se solo per pochi, ma importantissimi minuti.
Qui di seguito, il link del trailer:
https://www.tvserial.it/as-we-see-it-serie-tv-uscita-trama-cast-episodi-trailer-streaming/
Vi lascio con una frase esclamata da uno dei ragazzi, amico dei protagonisti, una frase straordinaria che aprirà le vostre menti a una serie di riflessioni:
“Cosa c’è di speciale nell’essere normali?”
Enjoy