Sdoganare la violenza politica risveglia i mostri
Lupi travestiti da agnelli: questa è l’essenza dei gruppi antagonisti e anarchici europei. Cambia la causa non i metodi violenti. Il bersaglio può variare a seconda del contesto. Fascisti (veri o presunti), forze dell’ordine, attivisti pro life, fautori dell’inquinamento: tutti possono finire nel mirino dell’estrema sinistra. Anche i pestaggi più efferati vengono relativizzati da media e circoli culturali compiacenti. Si torna così al “soccorso rosso” dei tempi bui, con il mantra “uccidere un fascista non è reato” che ha coperto ogni nefandezza. Appena martedì ricorreva l’anniversario del rogo di Primavalle del 1973. Virgilio e Stefano Mattei, rispettivamente di 22 e 10 anni, vennero bruciati vivi da membri di Potere Operaio. Purtroppo non sempre la storia è buona maestra e il caso di Ilaria Salis lo conferma.
Ecco dunque che dalle polemiche per le catene applicate durante il processo (polemiche legittime proprio nell’ottica di tutelare sempre la dignità della persona, anche se sottoposta a un procedimento penale) si è passati all’esaltazione di una figura che di certo non merita elogi. Un comportamento già avvenuto con altri protagonisti della cronaca nostrana, Cospito su tutti. Approccio particolarmente grave quando sdogana la violenza e relativizza atti intimidatori e pestaggi di gruppo.
Ufficializzata la candidatura di Ilaria Salis
Considerazioni, quelle fatte finora, evidentemente non condivise dai promotori della candidatura di Ilaria Salis al Parlamento europeo. Questa, infatti, sarà la capolista di Alleanza Verdi e Sinistra al collegio Nord Ovest. È quanto hanno reso noto Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.
“Alleanza Verdi e Sinistra – fanno sapere i due esponenti politici – in accordo con Roberto Salis, ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee. In queste ore i gruppi dirigenti nazionali stanno discutendo le modalità di questa scelta che vuole tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea, anche dall’inerzia delle autorità italiane, per ottenere una rapida scarcerazione in favore degli arresti domiciliari negati con l’ultima decisione dai giudici ungheresi”.
“L’idea è che intorno alla candidatura di Ilaria Salis si possa generare una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di Diritto e riaffermi l’inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ognuno degli stati membri. Il nostro è un gesto che può servire a denunciare metodi incivili di detenzione, soprattutto verso chi è ancora in attesa di un giudizio. In tal modo Europa Verde e Sinistra Italiana intendono portare nel futuro Parlamento europeo iniziative legislative per la salvaguardia dei diritti delle persone coinvolte in procedimenti penali in tutti i paesi dell’Unione”.
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