Sono le 17 e 17. L’assistente di volo sotto l’occhio vigile della capo cabina chiude il portellone d’ingresso posto nel lato sinistro della grande balena d’acciaio del Boeing 777. Il volo AZ 609 da New York a Roma sta per iniziare .
C’è uno strano silenzio a bordo, passeggeri ed equipaggio sembrano intenti a partecipare ad una funzione religiosa: nessuno ride, nessuno parla a voce alta, i bambini ( 2 esattamente) non frignano né piangono ma giacciono tranquilli in braccio a donne altrettanto assorte . Il personale di bordo appare ben curato , fasciato nella gloriosa divisa blu con foulard o cravatta con richiamo tricolore della nostra bandiera.
Le donne in particolare hanno i capelli raccolti in modo ordinato, lucidi, rassicuranti.
Gli uomini hanno camice immacolate e cravatte ben annodate al collo come in posizione plastica delle pubblicità della compagnia aerea. 301 passeggeri e 14 persone d’equipaggio non comunicano tra loro , ma si guardano, si scrutano, si studiano.Non c’è astio, non c’è nervosismo, non c’è paura, non c’è gioia , non c’è emozione ….non traspare alcun sentimento. Sembrano tutti in attesa di un segnale convenzionale che dia inizio ad una liturgia.
La assistente più prossima alla mia poltrona si siede allacciandosi le cinture di sicurezza; è una bella signora alta oltre il metro e settanta, capelli biondi ben curati e lucidi. Prende in mano il telefono e comunica con qualche assistente di coda, poi fa partire la registrazione con le raccomandazioni di sicurezza per il decollo, la navigazione e l’eventualità di una emergenza. Guarda fuori dal piccolo oblò del portellone appena chiuso per controllare se il finger è stato allontanato.
Quando pressurizzano la cabina mi viene sempre una sorta di torpore , le palpebre calano senza controllo , i rumori intorno si attutiscono e sfumano fino a scomparire, il respiro rallenta e , piano piano, mi addormento…
…Improvvisamente sono giovane, ho 22 anni …
Sono emozionantissimo perché hanno appena chiuso il portellone del MD 80 che da Napoli mi porterà a Venezia. “Tra poco volerò “ ed il cuore mi batte forte . “È normale” mi dico “ è la prima volta! Non è paura è solo emozione” . Sono seduto in 14a fila , quasi inchiodato alla poltrona . Il gomito finisce sulla chiusura del posacenere inserito nel bracciolo e mi duole. Il mio vicino , un burbero signore in pullover blu , fuma nervosamente creando una nuvola nauseabonda. La hostess è una ragazza bionda alta con una giacca verde e gonna al ginocchio blu . Ha un sorriso magnifico e rassicurante ed avvisa passando nel corridoio che tra poco decolleremo . Pochi minuti prima sono arrivato trafelato in aeroporto , riuscendo a salire a bordo 5 minuti prima che chiudessero il portellone e traversando il salone dell’aeroporto di corsa fino al cancello dove al volo ho fatto leggere il biglietto, rigorosamente scritto a mano.
Alitalia, sto volando Alitalia, ha i colori della mia nazione. Tante volte ho visto nei telegiornali attori, attrici, politici e persino Papi uscire da un aereo Alitalia ed ora toccava a me . Mi sento il padrone del mondo.
Un sussulto , forse un vuoto d’aria . Mi sveglio all’improvviso e sono di nuovo sul volo Alitalia da New York a Roma. E penso come possa essere accaduto. E come potrà accadere.
Alitalia chiuderà per sempre i suoi battenti tra pochi giorni, ed io, milioni di miglia accumulate nella mia vita , resterò per sempre orfano. Orfano della Compagnia che mi ha portato in mille angoli del mondo, che mi ha trasportato con fidanzate, mogli, figli, amici e colleghi, che mi ha regalato emozioni pure e che mi collega a momenti di gioia … si gioia, perché per me partire non è come morire ma è vivere, scoprire, conquistare, confrontarsi, interagire nel mondo.
Non so pensare ad un solo momento felice della mia vita adulta senza Alitalia…
Mai tradita , fedele compagna di giochi , vacanze e lavoro . Ed ora è lei che mi tradisce, andando via per sempre…
L’assistente di volo ( si non si usa più chiamarle hostess) con voce gentile mi fa riemergere dalle paturnie chiedendomi cosa desideri bere. “Può scegliere tra acqua e birra” mi dice, ed io: “ ma come mai solo acqua e birra?” e lei, con sguardo triste ed occhi bassi mentendo “mi dispiace signore ma ormai a causa del Covid offriamo solo questo”….
Le sorrido per toglierla da questo insopportabile imbarazzo “la birra sarà buonissima“ . Lei sempre con occhi bassi la stappa e me la pone sul tavolino e, sentendo forse la mia partecipazione emotiva, mi dice “abbiamo avuto momenti migliori ma adesso è così” .
“Ne avremo altri “ replico rassicurante , mentendo e sapendo di mentire.
Donne e uomini che hanno volato tutta una vita, che hanno trasportato milioni di passeggeri in giro per il pianeta a 20 giornii dalla chiusura della compagnia non sanno che destino avranno.
Ed io nemmeno. Addio Alitalia.
Era ora…
Chi non comprende che saremo l’unico Paese senza la compagnia di bandiera e che Alitalia nel bene e nel male ha contribuito ha scrivere la storia di questo Paese e a portare avanti il fascino e l’eleganza del Paese Italia è un poveretto abituato a viaggiare su aerei ✈️ sporchi e ad essere trattati come deficienti a cui mentre volano si offrono biglietti della lotteria, numeri dell’enalotto, sigarette elettroniche e biglietti di autobus per raggiungere il centro da Aereoporti che non sono neanche segnati sulle cartine geografiche; ma si sa se non fossimo così non saremmo allo sfascio come siamo!!! Grazie Alitalia e grazie a tutti i suoi dipendenti che in tutti questi anni hanno reso a contribuire alto il nome dell’Italia.
Anch’io sono una ex dipendente Alitalia, 32 anni per l’esattezza, e ringrazio di cuore tutti quelli che vorranno parlare bene della ns. Compagnia di bandiera. Sono commossa, grazie, grazie, grazie. Marin (ex Alitalia TRS)
Grazie a Lei e a tutto il personale Alitalia e se c’è l’eccezione che conferma la regola, il contenuto non cambia.
Grazie pe il Suo contributo.
È più importante in Italia, avere l’aereo presidenziale, usufruito da parlamentari, per le loro vacanze, o per i loro affari, piuttosto di non avere una nostra flotta Alitalia.Penso che, con i costi degli emigranti, in meno, nel nostro paese, Alitalia vivrebbe in eterno.
Grazie. Sono uno steward, AZ, e la ringrazio di cuore per la sensibilità. La Vita riserba a tutti noi, meravigliose o amare prospettive, così, nonostante il cicaleggii di chi ci vuole male, (ci saranni sempre) io volgo il mio sguardo altrove, verso la bellezza, verso la riconoscenza, la gratitudine, e la delicatezza di gente come lei, perché: “la bellezza, salverà il mondo”.. Grazie.
Alan
Grazie a lei per l’attenzione.
Grazie di cuore sono come paralizzata, non ho più una destinazione da raggiungere dopo 24 anni di turni per il mondo ogni mese sapevo cosa avrei fatto, ora mi sento come persa senza bussola, chissà cosa mi riserverà la vita grazie di nuovo Doriana
Grazie a lei,Doriana,per l’attenzione.
Partiamo dal presupposto che i dipendenti son sempre quelli che ci rimettono. Ma alitalia è stata una piaga x l Italia. Un pozzo snz fine, dove manager superpagati ( direi pure delinq…i , tutt ora osannati da giornalisti lecchini) e senza scrupoli, han mandato alla rovina questa compagnia di bandiera, nonostante gli aiuti economici da parte dei vari governi ( senza dimenticare prepensionamenti, buonuscite, cassa integrazione) , E come al solito, chi ci rimette, son i dipendenti che non han nessuna colpa di questi anni e anni di scellerate gestioni. Speriamo che trovino una soluzione x qs dipendenti e che sia quella definitiva.
Mio fratello è tornato domenica da New York. Il suo ultimo volo come assistente di volo? Non lo sa ancora. Tenuti nel limbo fino all’ultimo. Io, collega per un’altra compagnia di bandiera, non ho parole di conforto. Non le trovo. Sono basita. Lui. Non ne vuole quasi parlare. Che c’è da dire!?!
Che c’è da dire? Cara Marta è proprio vero.
Grazie per il suo contributo.
Ringrazio il signore che ha scritto quel bel articolo su Alitalia, mi sono commossa leggendo. Sono stata assistente di volo per 24 anni dal 1972 fine al 31 dicembre 1995. Posso dire che mi sono venute le lacrime agli occhi pensando che non ci sarà più. Cosa sarà di noi senza più una nostra compagnia di bandiera, siamo caduti in basso.
Non è Alitalia ad averla tradita ma questa Politica, questo Governo ed i tanti amministratori della Compagnia che non hanno mai avuto a cuore il proprio Paese il proprio datore di lavoro…. “ Il Popolo Italiano”!!
Alitalia è un simbolo della Nostro Paese… trovo umiliante quanto stia succedendo. In un Paese dove il trasporto aereo delle low cost la fanno da padrone e dove nei prossimi anni proprio da queste compagnie è prevista espansione nel settore, una Compagnia di Bandiera viene Ridotta ai minimi termini senza che ci si preoccupi delle ripercussioni sull’immagine del Nostro Paese all’estero e da non meno su quelle economiche sulle migliaia di famiglie che lavorano in Alitalia e dell’indotto…….ed è Alitalia ad aver tradito? Vi sono ancora indagini in corso per come è stata gestita la Compagnia….. pagherà qualcuno??? Non credo! Come sempre paga chi ci ha messo il cuore e l’anima in questo magnifico lavoro !!
Comunque grazie per le Sue gentile e toccante racconto……..
Condivido la sua analisi, grazie per il Suo messaggio.
Bellissimo articolo, complimenti e grazie. Uomini e donne Alitalia sono stati da sempre simbolo di professionalità della nostra nazione.
E’ assurdo quello che sta accadendo adesso a causa dell’incapacità dei politici negli anni e dei vertici Alitalia da loro designati.
Non ho parole per esprimere ciò che sento. Infinita rabbia e tristezza e dolore. Il mio primo volo fu Roma New York,in viaggio di nozze, il 20 luglio 1960. Oggi non potrò nemmeno più fare il viaggio di ritorno a Roma dall’Argentina con questa compagnia che mi ha accompagnato per tutti questi anni. Grazie a tutti gli assistenti di volo, uomini e donne, sempre gentili verso passeggeri non sempre ben disposti e spesso arroganti o agitati. I voli Bs As Roma pieni di italiani di 2 e 3 generazione ne sono stati spesso un esempio. Il mio è solo un arrivederci a voi e al personale tutto che ha reso i nostri voli sicuri e sicuro l’arrivo a casa.
Grazie per il suo contributo.
Il mio dispiacere è fortissimo soprattutto per quelle persone che non avranno più niente alla fine del mese, perché in questo paese non c’è più certezza di nulla persino di un lavoro. Mi rivolgo a tutti gli uomini e donne che si prestano a fare i politici gli dico Vergogna. Si deve fare politica non per i fatti propri ma per i fatti del proprio paese e questo è un fatto del Nostro paese. L’ Alitalia non può e non deve chiudere basta con quello che c’impone(ma) l’Europa siamo diventati lo zerbino del mondo. Noi vogliamo la nostra compagnia di bandiera con al timone gente seria e non abbatterà.
Grazie per il suo contributo.
Era ora.
Un’azienda inefficiente salvata un sacco di volte con i soldi degli italiani.
Tutti i debiti ripagati con le nostre tasse. Mica con i lauti compensi degli Amministratori Delegati incapaci e incompetenti.
Ripartiamo con una nuova compagnia.
Storia melensa che spera, ma non riesce a nascondere questo disastro vergognoso a cui tutti hanno partecipato. In primis i dirigenti e non senza colpa i dipendenti.