50° Gala NIAF, Meloni: “Italia e USA pilastri del mondo libero”

Si è svolto ieri l'annuale Gala della NIAF, che festeggia così mezzo secolo di vita. Per l'occasione, la premier Giorgia Meloni ha inviato un videomessaggio.

Giorgia Meloni

50° Gala NIAF, il videomessaggio di Giorgia Meloni

Ieri si è svolto senza dubbio l’appuntamento più importante dell’anno per la comunità italo-americana. L’annuale Gala NIAF ha avuto infatti un sapore diverso. Troppo importante l’anniversario dalla fondazione del sodalizio, arrivato a festeggiare mezzo secolo di attività. Circa 2.400 gli ospiti illustri presenti a Washington. Tra loro anche esponenti del governo, come i ministri Daniela Santanchè e Luca Ciriani. Per l’occasione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto pervenire un proprio messaggio. Anche la premier Giorgia Meloni ha voluto celebrare l’importante anniversario.

Lo ha fatto inviando agli italo-americani un videomessaggio., di cui riportiamo il testo integrale.

“In qualità di Presidente del Consiglio italiano – ha detto Meloni – è per me un vero onore rendere il mio omaggio in occasione del 50° anniversario della National Italian American Foundation. Che meraviglioso incontro di persone che testimoniano la splendida amicizia tra Italia e Stati Uniti! Sono davvero triste di non poter essere con voi di persona stasera. Credetemi quando dico che non c’è altro posto in cui vorrei essere. Ma ci sono troppe cose da fare qui, per la Nazione che tutti amiamo”.

“Cinquant’anni! Pensateci bene… per mezzo secolo, la NIAF è stata la voce incrollabile, il cuore pulsante e la solida spina dorsale della comunità italoamericana – ha riconosciuto la premier – E vorrei iniziare porgendo le mie più sincere congratulazioni al Presidente, al Chairman, al Consiglio di amministrazione, allo staff ed a ogni singolo membro che ha contribuito a costruire questo incredibile ponte tra le nostre due grandi Nazioni. Vi meritate un grande applauso! Siamo qui per celebrare il DNA dell’opportunità: un patrimonio forgiato nei quartieri più difficili, costruito sul lavoro onesto e sostenuto da un incrollabile credo nella famiglia, nella fede e nel futuro”.

La premier: “Gli italo-americani rappresentano una tradizione di eccellenza”

“I vostri antenati – ha spiegato Meloni – non sono semplicemente venuti in America; hanno contribuito a costruire e plasmare l’America di oggi. E quella tradizione di eccellenza continua brillantemente fino ai nostri giorni. Stasera rendete omaggio a un gruppo straordinario di persone, che rappresentano un esempio dei successi raggiunti dagli italiani e dagli italoamericani. In effetti, con così tanti amministratori delegati e innovatori presenti stasera, credo sia giusto affermare che una parte significativa del PIL italiano si trova proprio qui, al Washington Hilton! Questo è il tipo di potere che nasce dall’incontro tra l’eccellenza italiana e l’opportunità americana”.

“E a proposito di eccellenza – ha continuato – dobbiamo rendere omaggio al Maestro che è tra voi, vincitore del Lifetime Achievement Award in Entertainment, voce dell’Italia nel mondo, il mio amico Andrea Bocelli. Maestro, ricordo chiaramente quando hai cantato alla conclusione del Vertice del G7 in Puglia. La tua voce potente ha ricordato ai leader mondiali quale è il suono della vera armonia. Quella stessa armonia è il fondamento dell’alleanza tra Italia e Stati Uniti”.

L’attacco di Meloni alla cultura woke e la difesa del Columbus Day

Meloni ha poi parlato dell’importanza dei rapporti bilaterali e della difesa dell’identità: “La nostra forza, la forza dell’Occidente, nasce dall’eccellenza individuale senza pari (dalla voce singolare e potente della libertà) ma raggiunge la perfezione solo quando l’intera orchestra suona all’unisono, in un’armonia impeccabile e potente. Questo patrimonio è il motivo per cui non dobbiamo mai perdere di vista ciò che ci unisce. So che ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni comuni. La chiamano ‘cultura woke’. Cercano di cancellare la nostra cultura. Si sbagliano”.

Da evidenziare, peraltro, come il passaggio sulla cultura woke sia stato ripreso da Donald Trump sul proprio profilo Truth.

“Cercare di cancellare il Columbus Day – ha rincarato la dose la Presidente del Consiglio – non è solo un attacco a una statua o a una data sul calendario; è un tentativo di cancellare la storia fondamentale degli italoamericani e di negare il loro posto conquistato a fatica nel mosaico di questa Nazione. Non glielo permetteremo. Il Columbus Day resterà! Vorrei citare la bellissima dichiarazione rilasciata dal Presidente Trump la scorsa settimana. Ha affermato: ‘Nel celebrare l’eredità di Colombo, riconosciamo anche il contributo degli innumerevoli italo-americani che, come lui, hanno dato un contributo infinito alla nostra cultura e al nostro stile di vita. Ancora oggi, gli Stati Uniti e l’Italia condividono un legame speciale radicato nei valori intramontabili della fede, della famiglia e della libertà’. Ben detto, Presidente Trump. Grazie!”.

“Un oceano di opportunità”

“Insieme, gli Stati Uniti e l’Italia non sono solo alleati – ha concluso la premier – siamo i due pilastri del mondo libero. Siamo fianco a fianco, dai campi dell’industria alle prime linee della libertà, per garantire che l’oceano delle opportunità rimanga ampiamente aperto per i prossimi 50 anni. Grazie, NIAF, per aver mantenuto forte quella voce e quell’orchestra in armonia per 50 anni. Che Dio benedica la comunità italoamericana, che Dio benedica l’Italia e che Dio benedica gli Stati Uniti d’America! Viva l’Italia e Viva l’America!”.

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