Boom di voli Italia-USA: la ripresa dopo la pandemia
Sono già quasi 5,5 milioni i biglietti venduti per gli Stati Uniti. Un dato leggermente superiore a quello del 2019, che fa tornare i voli ai livelli pre-Covid. Quell’anno, peraltro, erano ancora attive Alitalia e Air Italy (l’ex Meridiana), due compagnie che svolgevano un ruolo determinante nella trasvolata oceanica. I numeri forniti da Il Corriere della Sera, che ha disaggregato alcuni dati della piattaforma Airline Data Inc, evidenziano il boom di voli Italia-USA. Un incremento che fa ben sperare sia per i passeggeri che per le relazioni bilaterali.
Boom di voli Italia-USA: vantaggi e svantaggi per i passeggeri
Come sappiamo in prima persona, molti sono i connazionali che necessitano di fare regolarmente spola tra il Belpaese e gli States. Il miglioramento dell’offerta permette di guardare al futuro con maggior ottimismo. Il boom di voli Italia-USA riguarda principalmente gli scali di Fiumicino e di Malpensa, coinvolgendo cinque compagnie aeree diverse.
Non mancano però le note stonate: vista la domanda in crescita anche i prezzi si sono adeguati. Il costo dei biglietti è infatti aumentato anche del 36%, un incremento significativo, soprattutto considerati gli alti costi che caratterizzano i voli intercontinentali. Accade così che il prezzo del biglietto oscilli tra i 400 e 1.500 euro. Un esborso significativo per i passeggeri, a cominciare dagli italo-americani che progettano regolarmente viaggi tra le due sponde dell’Atlantico.
Un mercato da 3,5 miliardi di dollari
New York svolge la parte del leone nei collegamenti tra la penisola e gli Stati Uniti ma l’offerta prevede collegamenti con Miami, Washington, Boston, Los Angeles, San Francisco, Chicago, Filadelfia, Dallas e Atlanta. Risultano dunque coperte, anche se con frequenza minore, tutte le principali città nordamericane, dove risiedono nutrite comunità di nostri connazionali.
La crisi d’Ita Airways e la scomparsa di Air Italy hanno marginalizzato il ruolo delle ali tricolori. Ora la principale compagnia a gestire queste tratte è il gigante Delta Air Lines, avente sede ad Atlanta. Delta rappresenta una delle più grandi compagnie aeree del mondo, sia in termini di passeggeri trasportati che di dimensioni della flotta. Sperare in un ritorno in grande stile dell’ex Alitalia, viste le enormi difficoltà che la stanno caratterizzando, appare quasi utopistico.
L’auspicio è che Ita Airways possa recuperare presto posizioni in una fetta di mercato stimata intorno ai 3,5 miliardi di dollari. Favorire i collegamenti con gli Stati Uniti permette del resto di facilitare gli spostamenti a tutti i nostri connazionali (e ai loro discendenti) che desiderano mantenere vivo il legame con la terra d’origine. Un investimento, dunque, sul lungo periodo, volto a rafforzare le relazioni transatlantiche.




