Chi festeggia il 19 marzo
A chi ha il proprio papà a pochi isolati di distanza. A chi l’ha dall’altra parte dell’Oceano. A chi lo ha in Cielo. Il nostro più sentito augurio per la Festa del Papà. Una figura, quella paterna, sempre più marginalizzata dalla società occidentale, eppure, mai come oggi, così fondamentale. Il 19 marzo in Italia e in molti Paesi cattolici si festeggiano i papà. La data non è casuale, essendo dedicata a San Giuseppe, padre putativo di Gesù, nonché “scandalo” per la mentalità moderna.
L’associazione tra il marito di Maria e i papà in generale affonda le radici nel Medioevo. Protagonisti in tal senso i padri benedettini, già a partire dall’XI secolo. Occorrerà tuttavia attendere il Rinascimento perché Papa Sisto IV inserisca tale festività nel calendario liturgico. Nel corso del Risorgimento, invece, quando la Chiesa perse il potere temporale, la barca di Pietro prese un’altra iniziativa per omaggiare San Giuseppe. L’8 dicembre 1870 (giorno dell’Immacolata Concezione) Pio IX pubblicò infatti l’enciclica Quemadmodum Deus. In tale occasione San Giuseppe venne proclamato Patrono della Chiesa Universale.
In Italia il 19 marzo rimase giorno festivo fino al 1977, quando purtroppo venne relegato a giorno feriale. Una scelta diversa da quella operata da altri Paesi, come Spagna e Canton Ticino (Svizzera), dove tutt’ora è rimasto giorno festivo.
Come evidenziato sopra, il 19 marzo è celebrato da diversi Paesi cattolici. Oltre alla triade Italia, Spagna e Canton Ticino, è infatti festeggiato in Andorra, Bolivia, Città del Vaticano, Croazia, Honduras, Liechtenstein, Portogallo e San Marino.
E negli Stati Uniti?
Nei Paesi anglosassoni (e non solo) la festa del papà è celebrata invece la terza domenica di giugno. Si tratta però di un’introduzione recente, risalente appena agli inizi del Novecento.
Sonora Smart Dodd, figlia di un veterano della guerra di Secessione che dopo la morte della moglie aveva allevato da solo i figli, ebbe l’idea di celebrare una simile ricorrenza ascoltando un sermone in una chiesa metodista durante la festa della mamma. Il 19 giugno 1910 si svolse dunque a Spokane la prima celebrazione negli USA della festa del papà. Il mese di giugno fu scelto perché era il compleanno di suo padre.
Anche se due anni prima aveva visto la luce un’iniziativa simile in West Virginia, precisamente a Fairmont, gli storici considerano Smart Dodd la madrina della festa del papà negli USA.
Di seguito i Paesi che hanno poi scelto di festeggiare tale data la terza domenica di giugno: Argentina, Camerun, Canada, Cile, Cina, Colombia, Costa d’Avorio, Cuba, Ecuador, Filippine, Francia, Giappone, Grecia, Hong Kong, India, Irlanda, Israele, Kenya, Madagascar, Malaysia, Mali, Malta, Marocco, Mauritius, Messico, Paesi Bassi, Pakistan, Paraguay, Perù, Regno Unito, Repubblica Ceca, Senegal, Singapore, Slovacchia, Sudafrica, Tunisia, Turchia, Ungheria, Venezuela e Nigeria.
Ci siamo limitati solamente ai due gruppi di Paesi più numerosi. Ovviamente sono molti di più quelli che hanno dedicato una festa apposita per i papà. Per chi volesse approfondire rimandiamo al presente link.
Ciò che importa, a prescindere dal giorno scelto, è che si torni a difendere e valorizzare quello scrigno prezioso che è la paternità. Troppo spesso l’istituto della famiglia è stato oggetto di attacchi, anche violenti. L’inclusività è diventata il pretesto per sradicare capisaldi umani e comunitari imprescindibili. Mai dare per scontati i nostri affetti. Auguri a tutti i papà!
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