Nelle proiezioni del CBO, gli Stati Uniti di Biden scivolano verso una grave crisi economica. Secondo i dati pubblicati, il deficit statunitense ammonta a quasi 2 trilioni di dollari quest’anno. Si tratta di 408 miliardi di dollari in più – un aumento del 27% – rispetto a quello che il CBO pensava che sarebbe stato solo quattro mesi fa.
Secondo gli esperti questo buco finanziario farà crescere il debito federale fino al 122% del PIL nel 2034, mentre la crescita economica rallenta al 2,0% nel 2024 e le previsioni sono dell’ 1,8% nel 2026 e negli anni successivi.
Ciò renderà il deficit del 2024 il più grande mai registrato nella storia americana e segnerà il terzo aumento consecutivo del deficit nazionale del governo guidato dal presidente Biden.
Una spallata forte alla campagna elettorale dell’inquilino della Casa Bianca, impegnato ad ottenere il secondo mandato presidenziale. Biden, che della politica economica del suo governo ne fa un fiore all’occhiello, probabilmente dovrà rivedere le strategie di comunicazione, anche in vista dell’imminente faccia a faccia televisivo con lo sfidante Donald Trump.
Le folli spese di Biden
L’improvvisa e brusca crescita del deficit statunitense del 2024, secondo il rapporto del CBO è dovuta a finanziamenti extra nell’ambito della politica assistenziale ed estera. Ecco le voci:
Salvataggi di prestiti studenteschi: 145 miliardi di dollari. Il presidente Biden ha aggiunto ai 74 miliardi di dollari già stanziati, altri 66 miliardi di dollari al suo piano di salvataggio degli studenti quest’anno. Una scelta che sta costando molto più del previsto.
Sussidi per l’assistenza sanitaria: 69 miliardi di dollari. L’espansione dell’Obamacare da parte di Biden sta costando 22 miliardi di dollari in più quest’anno del previsto e le modifiche alle regole di pagamento di Medicaid hanno aggiunto altri 47 miliardi di dollari. Questo ha portato, come denunciato preventivamente dai repubblicani, a un forte spostamento di persone dai piani basati sul datore di lavoro a quelli sovvenzionati dal governo.
Salvataggi bancari: 72 miliardi di dollari. Il costo del salvataggio delle banche – banche che sono fallite in gran parte a causa delle politiche economiche inflazionistiche di Biden – si sta rivelando superiore di 72 miliardi di dollari rispetto a quanto previsto in precedenza dal CBO.
Interesse netto: 22 miliardi di dollari. L’inflazione costa, e agli Stati Uniti solo per il 2024 pesa per ben 22 miliardi di dollari. Nel rapporto del CBO si evidenzia la crescita parallela dei tassi di interesse legati al deficit nazionale.
Spesa discrezionale: 60 miliardi di dollari. Questo è principalmente il risultato del supplemento di “emergenza” su cui Biden ha insistito per finanziare la guerra in Ucraina e Israele. Finanziamenti “più alti del previsto, condivisi dai repubblicani. Una piccola parte di questi aumenti di spesa inaspettati è stata compensata da entrate fiscali superiori alle attese e da lievi modifiche alle previsioni economiche del CBO.
Le previsioni che preoccupano
Nel prossimo decennio, il CBO prevede un deficit nazionale di 22 trilioni di dollari, ovvero 2 trilioni di dollari in più rispetto a quanto previsto a febbraio.
Nel febbraio 2021, prima che Biden mettesse in atto le sue politiche di assistenzialismo, il CBO prevedeva che la crescita del deficit dal 2024 al 2031 sarebbe stata pari a 10,2 trilioni di dollari.
Nella revisione del CBO si prevede, quindi un aumento del debito di 5/6 trilioni di dollari, oltre il 50%. In altre parole, le politiche di Biden aggiungeranno 3,7 trilioni di dollari al deficit in soli sette anni.
L’inflazione e il caro vita
Mentre il deficit federale continua a crescere in modo preoccupante, gli americani fronteggiano un aumento di prezzi costante e doloroso. A farne le spese, soprattutto il ceto medio, che si è visto dimezzare il potere d’acquisto in questi ultimi tre anni; a pesare sul bilancio familiare:il caro-affitti e il carrello della spesa sempre più dispendioso.
Secondo il CPI (Consumer Price Index), il tasso di inflazione attuale e’ del 3.3% e si registra quindi un leggero calo rispetto al 2023 quando si era attestata al 4.1%; il picco di inflazione nell’era Biden si e’ avuto nel 2022 con l’8% , mentre nel 2021 sera stato del 4.7% e nel 2020 dell’ 1.2%. Durante la Presidenza Biden, quindi, si e’ registrato un aumento dei prezzi medi del 21.4%: un oggetto che costava $1 nel 2020 oggi costa $1.21.
Le variazioni di prezzo
A farne le spese, soprattutto il comparto alimentare, dove l’inflazione si è fatta più sentire. Vale la pena soffermarsi ad analizzare gli aumenti dei prezzi di alcuni generi alimentari .
Secondo GROK-AI, rispetto al 2020, nel 2024 si sono registrati i seguenti aumenti dei prezzo all’ingrosso: uova +100% (da $1.5 a $3 per una dozzina), pollo +61% (da $5 a $8 al chilo), riso +50% (da $2 a $3 al chilo), lattuga +50% (da $1 a $1.5 al pezzo), patate +50% (da $2 a $3 al chilo) , latte +50% (da $0.9 a $1.35 al litro), banane +50% (da $1 a $1.5 al chilo), carne macinata +40% (da $10 a $14 al chilo).
Il CBO, le funzioni
Il CBO, Congressional Budget Office, è un’agenzia federale statunitense indipendente, incaricata di fornire dati economici al Congresso a supporto della formulazione delle proposte legislative, a partire dal processo di redazione del bilancio federale.
L’ufficio è rigorosamente apartitico e le analisi sono sempre trasparenti, oggettive ed imparziali. Il CBO assume i propri dipendenti esclusivamente sulla base della competenza professionale senza riguardo all’appartenenza politica. L’ufficio non formula raccomandazioni politiche e ogni rapporto e stima prodotta riassume la metodologia adottata per condurre l’analisi.
Per quanto riguarda le previsioni del Congresso degli Stati Uniti sulla spesa del bilancio federale degli Stati Uniti, l’ufficio svolge un ruolo simile al Joint Committee on Taxation (che stima le entrate future del Congresso) e al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti (che stima le entrate future del ramo esecutivo del governo degli Stati Uniti).
È anche molto insolito che il CBO apporti una correzione così enorme alle sue previsioni: l’ufficio infatti produce abitualmente un budget e una previsione economica all’inizio dell’anno, e poi un aggiornamento a metà anno. Normalmente, questi non variano molto. Nei primi tre anni di Trump, ad esempio, la variazione media tra la prima previsione e il deficit finale è stata di soli 73 miliardi di dollari. Sotto Biden, tuttavia, i deficit sono stati superiori alle attese ogni anno di una media di 380 miliardi di dollari.