DeSantis promette la rivincita dei Repubblicani
Una settimana piena di novità per la corsa alla Presidenza degli USA! La più attesa è arrivata ieri, con l’ entrata in campo del Governatore della Florida Ron DeSantis, come nono candidato repubblicano alle Presidenziali del 2024. Questo annuncio viene solo due giorni dopo l’annuncio della candidature del Sen. Tim Scott.
Salgono cosí a 9 i candidate del Partito Repubblicano a queste elezioni: Ron DeSantis, Ryan Binkley, Larry Elder, Nikki Haley, Asa Hutchinson, Perry Johnson, Vivek Ramaswamy, Tim Scott e Donald Trump.
Il governatore DeSantis ha ufficialmente presentato la notifica alla Commissione Elettorale Federale ieri, 24 Maggio 2023 alle ore 2.24pm, un giorno prima della scadenza. Nella stessa giornata di ieri è arrivata sulla sua scrivania la legge, approvata dal Parlamento della Florida, che non lo obbliga a dare le dimissioni da Governatore per candidarsi alle Presidenziali.
Alle 18.00 ora locale è poi seguito l’annuncio ufficiale con Elon Musk su Twitter, un annuncio però turbato da seri problemi tecnici.
DeSantis si è presentato all’appuntamento come l’unico vero conservatore in campo. “Mi candido alla Presidenza – ha detto – per guidare la grande rivincita. E la rivincita, ha sottolineato, passa dal ristabilimento dell’ordine costituzionale e dalla restituzione del potere al popolo”
Nell’intervento, trasmesso sulla piattaforma del famoso Musk, DeSantis ha più volte attaccato il presidente in carica, Joe Biden, su temi come economia, istruzione, criminalità, immigrazione, ideologia “woke”. Durante il suo discorso non ha mai menzionato Trump , anche se ha affermato che il Partito Repubblicano deve superare la cultura della sconfitta dopo tre tornate elettorali con risultati inferiori alle aspettative ( 2018, 2020 e 2022).
Nei 20 minuti di video DeSantis ha dedicato messaggio di elogio a Elon Musk,” perché- ha detto- comprando Twitter l’ha restituita alla funzione della libera informazione”. DeSantis ha anche dichiarato la speranza che Twitter possa davvero diventare il luogo dove si possa assistere al “miglior dibattito elettorale, con spazio a tutte le opinioni”.
I sondaggi
Tutti i sondaggi pubblicati in queste ultime settimane danno il governatore della Florida in considerevole svantaggio rispetto a Trump. Gli elettori repubblicani quindi preferiscono il Tycoon, e questo è un dato che accende il dibattito nel GOP e apre scenari che potrebbero portare a risultati sorprendenti. Sta di fatto che tra gli 8 candidati alle primarie del GOP DeSantis resta di gran lunga il più forte avversario a Trump.
In particolare, un sondaggio recente di RealClearPolitics dà a Trump il 56% delle preferenze ed a DeSantis solo il 19%: gli altri candidate ben al di sotto del 5%.
Chi è DeSantis che osa sfidare Trump?
Il giovane governatore è un pronipote di italiani sbarcati ad Ellis Island all’inizio del secolo scorso.
A scuola brilla per essere un campione di baseball, dopo l’high school segue gli studi posso la prestigiosa Yale University, dove si laurea. Conclude il percorso di studi ad Harvard per la specializzazione in Legge.
Al termine degli studi, DeSantis rinuncia ad offerte di lavoro ben pagate e prestigiose per arruolarsi in Marina. Una esperienza che lo porta ad operare con il SEAL Team One in Iraq. Al ritorno dalla missione, dove riceve riconoscimenti e medaglie, si candida alla Camera per poi essere eletto governatore della Florida.
Come Governatore del Sunshine, durante la pandemia, in nome dei diritti costituzionali ( dichiarò all’epoca) attira l’attenzione della politica mondiale e annulla le restrizioni in poche settimane. Una scelta duramente criticata anche dal mondo scientifico, ma che ha consentito, non solo di contenere il numero dei morti per Covid19 a livelli (tra i piu’ bassi negli Sates), una performance economica negli ultimi tre anni, senza precedenti in tutti gli USA.
Il 46esimo governatore della Florida è ancora oggi all’attenzione dell’opinione pubblica per la sua ferma posizione a favore dei genitori (e delle loro associazioni) che hanno criticato ed osteggiato l’educazione sessuale “no gender” a favore nelle scuole primarie della Florida. È balzato agli onori della cronaca anche quando ha spedito a Martha’s Vineyard (famosa e costosa isola dove molti leaders democratici -incluso gli Obama- hanno sempre avuto la loro residenza) autobus pieni di immigrati illegali che erano stati mandati in Florida.
Le sue politiche sono state totalmente apprezzate dagli elettori che nel 2022 lo hanno riconfermato nella sua carica di Governatore con 20 punti scarto rispetto all’avversario candidato democratico.
Nei mesi scorsi, Ron DeSantis ha colto l’occasione della promozione del suo libro “The Courage to Be Free: Florida’s Blueprint for America’s Revival” per comunicare con la base del GOP e condividere le sue idee su liberta’ individuale, rispetto della Legge, importanza dei valori del Cristianesimo ed immigrazione.
Oltre alla lunga e dura lotta con la Walt Disney sul fronte delle tematiche LGBT, il Gov.DeSantis è molto fiero anche di due leggi che hanno il suo timbro, quella sul ”Parental Rights in Education” , che previene discussioni in classe (dall’asilo all terza media) sugli orientamenti sessuali, e quella che proibisce l’aborto dopo le prime sei settimane di gestazione.
Gli scenari nel GOP
La domanda che l’America si sta ponendo è: DeSantis potrà battere Trump, per poi sfidare Biden?
L’ex Presidente, nonostante una forte base di supporters tra i conservatori, non ha mai avuto un buon rapporto col GOP; infatti solo pochi mesi fa, alla riunione del Republican National Committee in California, la percentuale dei delegati che chiaramente supportava Trump non superava il 33%. È anche vero che molti altri si dicevano aperti all’idea di supportarlo come candidato repubblicano. Quindi la strada per battere Trump passa attraverso il coinvolgimento di questo gruppo.
Secondo gli osservatori politici DeSantis deve lavorare per aggiudicarsi anche il supporto del Gruppo del “Tea Party” che nelle primarie del 2016 voto’ per Ted Cruz e di quello dei moderati business-oriented che invece avevano votato per John Kasich.
Ma non basta, DeSantis dovra’ convincere tutti gli altri candidate ad unirsi a lui per evitare di consegnare la vittoria a Trump, il quale non può che beneficiare dalla presenza di molti candidati in concorrenza fra loro.
Amici-nemici
Trump ha cercato di persuadere con insistenza il DeSantis a non candidarsi, ma non e’ riuscito nel suo intento. La battaglia politica è quindi appena iniziata e si preannuncia estremamente interessante.