On. Andrea Di Giuseppe: “Dal 2025 importanti novità per gli italiani AIRE” (Video)

Dall'aumento del personale consolare all'estero all'assistenza sanitaria a pagamento in Italia. Dopo oltre 20 anni arrivano risposte concrete a due criticità vissute dagli italiani AIRE.

Dal 2025 alcune novità importanti per gli italiani residenti all’estero, iscritti AIRE: servizi consolari più efficienti grazie all’aumento di organico presso le sedi consolari e il servizio di assistenza sanitaria a pagamento  in Italia.

Nella nostra intervista l’on. Andrea Di Giuseppe, eletto nella circoscrizione estera Nord e Centro America nella lista di Fratelli d’Italia, spiega i contenuti della legge approvata alla Camera che prevede un incremento di personale nei Consolati Italiani.

“Votata all’unanimità – dichiara il parlamentare – consentirà un’autonomia finanziaria ai singoli Consolati per incrementare l’organico e dare servizi più veloci ai nostri connazionali all’estero:. Un tema molto caro agli italiani AIRE, che lamentano da anni ritardi nell’espletamento dei servizi consolari. Tra le criticità più sentite, il rinnovo del passaporto. In alcuni Paesi come gli Stati Uniti l’attesa per può andare anche oltre i sei mesi.

Dal 2025 gli iscritti AIRE potranno usufruire dell’assistenza sanitaria a pagamento. Cure ambulatoriali e ospedalieri con una sottoscrizione annua. “Stiamo lavorando e siamo a buon punto per dare la possibilità ai nostri connazionali di poter usufruire di prestazioni mediche ambulatoriali e ospedaliere in Italia” – ha dichiarato l’on. Di Giuseppe.

Gli italiani in Venezuela

All’attenzione del governo italiano la drammatica situazione che si è venuta creare in Venezuela nel post voto. Le condizioni di pericolo che possono correre i nostri concittadini sono costantemente monitorare dal Ministero degli Esteri attraverso le sedi diplomatiche. L’on. Di Giuseppe nella nostra intervista lancia un appello: “I cittadini italiani residenti in Venezuela, se sentono di essere in pericolo, si  devono assolutamente rivolgere alle nostre unità diplomatiche più vicine”.

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