Il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, e il suo vice Alex Wong hanno lasciato i loro incarichi nell’amministrazione Trump. Per lui è arrivato a stretto giro un nuovo “compito” che ha il sapore di una compensazione.
Le cause dell’addio di Waltz
La decisione, riportata da Fox News arriva a seguito delle polemiche scatenate dal cosiddetto “Signalgate”, la pubblicazione da parte del direttore del The Atlantic, Jeffrey Goldberg, di uno scambio in una chat Signal riservata in cui Waltz aveva inavvertitamente incluso lo stesso giornalista, rivelando la preparazione di raid contro i ribelli Houthi in Yemen.
Waltz, ex deputato della Florida e veterano decorato dei Berretti Verdi, si era assunto la piena responsabilità dell’incidente, definendolo “imbarazzante” nel corso di un’intervista proprio a Fox News. Nonostante il sostegno pubblico iniziale di Trump, l’episodio ha sollevato dubbi sulla gestione della sicurezza all’interno del Consiglio.
Il fuoco amico
L’ormai ex consigliere per la Sicurezza nazionale non è stato mai digerito da una parte dell’amministrazione trumpiana per la sua prolungata vicinanza all’area neocon. Non pochi hanno continuato a ritenere puramente di facciata la sua “conversione”.
Il probabile sostituto
Per la sua sostituzione stanno salendo le quotazioni dell’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff. Witkoff, abilissimo nel tessere rapporti, che è in prima linea nel portare avanti l’agenda internazionale del tycoon, trattando soprattutto con Russia e Iran. Nel frattempo, tuttavia, si è scelto di procedere con una soluzione tampone.
Il discorso di Trump
In occasione del National Day of Prayer alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha elogiato pubblicamente vari membri del suo governo, iniziando con il Segretario alla Difesa Pete Hegseth, che ha descritto come “straordinario” nel suo lavoro. Nessun riferimento a Mike Waltz, prima dell’uscita a mezzo social sul suo nuovo ruolo.
Il presidente ha speso belle parole per altri componenti del suo gabinetto, come il Segretario di Stato Marco Rubio, l’Attorney General Pam Bondi e il Segretario al Commercio Howard Lutnick. “Marco, quando ho un problema, chiamo Marco. Lui lo risolve”, ha dichiarato Trump riferendosi a Rubio.
La sua ultima uscita da consigliere
Pur essendo nell’aria, l’addio di Mike Waltz non sembrava così imminente dopo il suo articolo pubblicato su The National Interest, nel giorno in cui il leader repubblicano ha celebrato 100 giorni dall’inizio del nuovo mandato.
“Solo il presidente Trump poteva portare Russia e Ucraina al tavolo delle trattative”, ha sostenuto l’ex deputato della Florida, aggiungendo che i ripetuti sforzi diplomatici della Casa Bianca hanno avvicinato le parti all’idea di una pace possibile, ma ora “è il momento di agire con rapidità” per mettere fine a uno “spargimento di sangue insensato”.
La nomina di Mike Waltz all’Onu
Donald Trump ha annunciato la nomina di Mike Waltz a nuovo ambasciatore degli Stati Uniti all’Onu. Il ruolo ricoperto fino a poche ore fa verrà affidato ad interim al Segretario di Stato Marco Rubio.
L’annuncio di Trump
“Sono lieto di annunciare che nominerò Mike Waltz prossimo ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. Fin dalla sua esperienza in uniforme sul campo di battaglia, al Congresso e come mio Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Mike Waltz si è impegnato a fondo per mettere al primo posto gli interessi della nostra nazione. So che farà lo stesso nel suo nuovo ruolo. Intanto, il Segretario di Stato Marco Rubio ricoprirà la carica di Consigliere per la Sicurezza Nazionale ad interim, e continuerà a guidare con la sua forte leadership il Dipartimento di Stato”, ha scritto il leader del GOP su Truth.
Il consigliere uscente per la sicurezza nazionale fatto sapere su X di essere “profondamente onorato di continuare il mio servizio al Presidente Trump e alla nostra grande nazione”.