La nuova gaffe di Biden
“Ci troviamo di fronte a una crisi senza precedenti, mi chiami il presidente”, “È lei il presidente”, “Bene, allora so già tutto”. Uno dei dialoghi più esilaranti della storia del cinema, quello che vede protagonista il mitico Leslie Nielsen in Scary Movie 3, sembra essere stato superato dalla realtà. Tutti, personaggi pubblici o meno, nel corso della propria vita si rendono infatti protagonisti di gaffe, a volte epiche. La frequenza con cui il presidente americano incappa in questo tipo di scivoloni batte però ogni record. L’ultima gaffe di Biden è avvenuta nel corso del vertice Nato in Lituania.
Il presidente americano si è rivolto all’omologo ucraino chiamandolo Vladimir. Il nome di Zelensky, come è noto, è invece Volodymyr. È vero che l’origine è la medesima, peccato che proprio la comune ascendenza di russi e ucraini sia uno dei temi scottanti di questo periodo storico. Come non pensare poi al numero uno del Cremlino, che ha dato inizio all’invasione dell’Ucraina? Inevitabile che il nome Vladimir evochi alla mente degli ucraini sensazioni dolorose. Certo, si tratta questa volta di un peccato veniale, vista la rara collezione di gaffe del presidente americano. Ripercorriamone alcune tra le più spassose.
Alcune perle del presidente
Il tema dell’aborto è uno degli argomenti più divisivi e sentiti dall’opinione pubblica, soprattutto negli Stati Uniti. Eppure il presidente è riuscito, suo malgrado, a suscitare ilarità anche in questo caso. Nel luglio dello scorso anno gli americani hanno infatti sentito da Biden il seguente aforisma: “Fine della citazione, ripeti la frase”, un suggerimento del “gobbo” letto però in mondovisione.
Come non ricordare poi l’ingresso della Nato della Svizzera, invece che della Svezia, tema caldo di questi mesi? Lo scorso autunno, mentre l’attenzione occidentale era rivolta alla controffensiva di Kiev, in grado di riprendere ai russi il controllo di Kherson, Biden parlava del ritiro russo da Falluja! A stretto giro le gaffe del presidente avevano toccato addirittura due continenti contemporaneamente. Nel corso di un vertice Asean (l’Associazione delle Nazioni del Sud Est Asiatico), Biden aveva infatti ringraziato il presidente della Colombia (invece che della Cambogia) per aver ospitato il meeting.
Per non parlare del celeberrimo “dov’è Jackie? Pensavo che sarebbe stata qui”, pronunciato nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca lo scorso settembre e riferito a Jackie Walorski, deputata repubblicana dell’Indiana, morta pochi mesi prima in un incidente stradale. La lista potrebbe essere ancora lunga, rendendo impossibile un elenco esaustivo. Non resta che attendere il prossimo scivolone, sapendo che probabilmente non ci toccherà aspettare molto.
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