La lunga adesione della Svezia alla NATO
Giovedì 7 marzo la Svezia ha messo fine a decenni di neutralità post-seconda guerra mondiale per diventare il 32esimo membro dell’alleanza militare transatlantica. Dopo lunghi tentativi da parte di Stoccolma, la firma giunge in un momento cruciale. Da quando la Russia, oramai due anni fa, ha invaso l’Ucraina, le preoccupazioni di un aggressione russa in Europa si sono acuite.
Il processo di ratifica è stato finalmente completato quando Svezia e Ungheria, l’ultimo paese ad approvare l’adesione della Svezia, hanno consegnato i documenti necessari a Washington. Volge così al termine un’attesa durata oltre 20 mesi, iniziata poche settimane dopo le prime operazioni militari russe in Ucraina. Nel maggio 2022 la Svezia aveva presentato la domanda di adesione insieme alla Finlandia, ma quest’ultima ha concluso l’iter già l’anno scorso.
La cerimonia di adesione
Il primo ministro svedese Ulf Kristersson e il segretario di Stato Antony Blinken hanno presieduto insieme la cerimonia in cui lo “strumento di adesione” della Svezia all’alleanza è stato ufficialmente depositato presso il Dipartimento di Stato a Washington DC. Blinken ha evidenziato che “questo è un momento storico per la Svezia. È storico per l’alleanza. È storia per le relazioni transatlantiche”. “Ora la nostra alleanza NATO è più forte e più grande di quanto lo sia mai stata” ha commentato il segretario.
Sui social, Kristersson gli ha fatto eco scrivendo “da oggi siamo un Paese più sicuro”. Durante la cerimonia ha commentato: “Oggi è davvero una giornata storica. La Svezia è ora membro della NATO”. E ha precisato “Siamo umili ma siamo anche orgogliosi. Unità e solidarietà saranno la nostra luce guida. La Svezia si sta lasciando alle spalle 200 anni di neutralità e non allineamento militare. È un passo importante ma molto naturale”.
Perché ci è voluto così tanto per la Svezia
Il percorso della Svezia verso l’adesione alla NATO è stato lungo e tortuoso. È iniziato con l’ex premier Magdalena Andersson, del partito socialdemocratico svedese, e ripreso nel 2022 dal suo successore, Kristersson, del partito moderato.
Fin dall’inizio, la Turchia (già membro dell’Alleanza) si è opposta all’ingresso di Stoccolma poiché accusava il suo governo di accogliere membri del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), considerato un gruppo terroristico non solo dalla Turchia, ma anche dagli Stati Uniti e dall’UE. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, e alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti avevano quindi vincolato il sostegno della Turchia all’adesione della Svezia alla NATO all’approvazione del Congresso della vendita da 20 miliardi di dollari di aerei Lockheed Martin alla Turchia.
La Turchia ha quindi dato il via libera alla firma a gennaio, ma a quel punto si è inserita l’Ungheria, che ha spesso addotto ragioni oscure per il ritardo nell’approvazione. Secondo alcuni esperti l’opposizione ungherese è da attribuire alla vicinanza del premier nazionalista Viktor Orbán al presidente russo Vladimir Putin. Di certo l’Ungheria ha a lungo osteggiato la Svezia per le critiche mosse da Stoccolma contro il fragilissimo stato di diritto che vige in Ungheria. Alla fine, il parlamento ungherese ha votato “sì” all’adesione svedese alla fine del mese scorso, anche grazie a un accordo militare tra Orbán e il premier svedese Kristersson raggiunto a febbraio.
L’articolo 5 contro la minaccia russa
Lunedì prossimo la bandiera svedese verrà issata davanti al quartier generale NATO a Bruxelles. Il segretario generale dell’organizzazione militare Jens Stoltenberg ha sottolineato che il Paese nordico “gode ora della protezione concessa dall’articolo 5, la garanzia ultima della libertà e della sicurezza degli alleati”.
L’articolo 5 del trattato NATO obbliga tutti i membri a venire in aiuto di un alleato il cui territorio o la cui sicurezza sono minacciati. Fino ad oggi, l’articolo è stato attivato solo una volta – dagli Stati Uniti dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001 – e rappresenta la garanzia di sicurezza collettiva che la Svezia ha cercato da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. “L’adesione della Svezia rende la NATO più forte, la Svezia più sicura e l’intera alleanza più sicura”, ha affermato Stoltenberg. Il segretario ha evidenziato che l’iniziativa dimostra che “la porta della NATO rimane aperta e che ogni nazione ha il diritto di scegliere la propria strada”.
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