Secondo gli ultimi sondaggi, condotti da Istituti di ricerca rinomati nel Paese, la condanna di Trump al processo di New York non incide in maniera significativa sul suo elettorato, che conferma sostanzialmente il sostegno al Tycoon.
Dopo un processo a tappe forzate, che ha visto il Giudice Merchan ed il Procuratore Distrettuale di New York Bragg architettare una strategia vincente, Trump è stato giudicato colpevole di tutti e 34 i capi d’accusa. Se l’obiettivo di Merchan e Bragg era quello di erodere voti a Trump nelle prossime presidenziali, pare che esso sia stato raggiunto solo in maniera marginale. Infatti, mentre il gradimento di Trump subisce nell’opinione pubblica un calo dopo il verdetto di colpevolezza, il suo sostegno complessivo non vacilla significativamente. I numerosi sondaggi effettuati nel “dopo sentenza” lo confermano.
I sondaggi danno Trump e Biden alla pari
Secondo un sondaggio nazionale dell’Emerson College Polling, il 45,6% degli elettori registrati dichiara che voterebbe per Trump, mentre il 45% sceglie Biden. Del 9,4 per cento che rimane indeciso, il 5,3 per cento dichiara di essere piu favorevole a votare Biden, mentre il 4,1 per cento preferirebbe Trump. Il sondaggio ha intervistato 1.000 elettori registrati e ha un margine di errore, di più o meno 3 punti percentuali.
L’indagine statistica di The Economist/YouGov rileva Biden e Trump ricevono lo stesso dato favorevole pari al 42%. La ricerca è stata effettuata su 1.565 elettori registrati.
Nel sondaggio dell’Economist, però, va analizzato un dato interessante, non da sottovalutare. Difatti, cosi come riporta l’Istituto di ricerca, quando alla scheda delle domande sottoposte agli intervistati sono stati aggiunti i candidati indipendenti Robert F. Kennedy Jr., Jill Stein e Cornel West, nei rilievi riferiti ai due contendenti alla Casa Bianca ,è stato registrato un margine di errore di più o meno 3 punti percentuali. Un dato interessante che fa riflettere su come gli indipendents voteranno il 5 novembre.
In un sondaggio nazionale di Morning Consult, Trump ha un vantaggio di 1 punto su Biden (44% contro 43%). Il sondaggio ha intervistato 10.404 elettori registrati e riporta un margine di errore non ponderato di più o meno 1%.
Infine, secondo la media dei sondaggi nazionali di The Hill/Decision Desk HQ, ci sarebbe un testa a testa tra i due candidati alla Casa Bianca.
Il sondaggio Siena e i cambiamenti del voto post condanna
Mentre la maggior parte dei sondaggi scelgono un campione sempre diverso tra la popolazione, alcuni sondaggi (detti di ‘ricontatto”) si focalizzano sui flussi di voto e sui trend, utilizzando nel tempo sempre lo stesso gruppo di intervistati.
Il sondaggio del Siena College in collaborazione con il New York Times è uno studio “di ricontatto”. Secondo gli ultimi rilievi post condanna del Tycoon, l’ex presidente perde 1 punto percentuale di preferenze a favore di Biden. Infatti, in un recente sondaggio, il 47% dichiara di votare Trump, il 46% sceglie Biden. Nei precedenti sondaggi Times/Siena condotti dal 7 aprile al 9 maggio, Trump riceveva il 48% dei consensi degli elettori, mentre Biden il 45%.
Secondo il Times, questo tipo di sondaggio che rivela l’intenzione di voto di 1.897 elettori registrati, tutti coinvolti nei precedenti sondaggi , non consente un calcolo preciso del margine di errore.
In sintesi, prima del verdetto di New York contro Trump, il Tycoon aveva un vantaggio su Biden di 3 punti, 48% contro 45%.
Aumentano gli indecisi
Nel sondaggio “di ricontatto” del Siena College, si evidenzia la percentuale di elettori indecisi. I dati rilevati puniscono all’unisono i due candidati alla Casa Bianca. Difatti Trump perde 7 punti del sostegno che aveva prima della condanna: il 3% ora si dichiara favorevole a Biden e il 4% dichiara di essere indeciso. Stessa sorte per Biden, che pere 4 punti percentuali del sostegno che aveva prima della condanna di Trump. Difatti l’1,5% dichiara ora di sostenere Trump, mentre il 2,5% dice di essere indeciso.
Il modesto allontanamento da Trump, riferisce il Times, è più pronunciato tra gli elettori giovani, non bianchi e disimpegnati di tendenza democratica. Tra coloro che hanno votato per Biden nel 2020 ma poi hanno dichiarato di voler sostenere Trump nel 2024, circa un quarto, ora ha cambiato idea e dice che voterà per Biden.
Con l’aumento degli indecisi aumentano le incertezze sull’esito del voto.
I repubblicani fanno quadrato intorno a Trump
I repubblicani fanno quadrato intorno al loro candidato. Lo rivela un sondaggio di Reuters/Ipsos ,in cui si evince che il 55% degli elettori repubblicani afferma che il verdetto di NY non incide sulla loro scelta elettorale. Il 34% ha affermato, anzi, che li ha resi più propensi a votare per Trump.
Secondo i dati di ricerca, 1 su 10 elettori repubblicani dichiara di essere meno propenso a votare per Trump condannato. Un risultato che riflette i rilievi del sondaggio NPR/PBS NewsHour/Marist condotto dal 21 al 23 maggio, prima del verdetto.
Numeri confortanti per il partito repubblicano che fa quadrato attorno all’ex Presidente. Il consenso, che Trump continua ad ottenere tra gli elettori americani, conferma quanto previsto da molti osservatori internazionali; ovvero l’uso della Giustizia non è un’arma vincente per sconfiggere il Tycoon, che riceverà l’ incoronazione a candidato ufficiale del GOP nella convention del partito in programma dal 15 al 18 luglio a Milwaukee, in Wisconsin.