Scende il sipario sugli “Stati Generali” dell’economia, quel momento di confronto con tutte le forze sociali ed economiche dal quale – a dire del Premier Conte – dovrebbe uscire il piano di rilancio del nostro Paese.
In effetti le sollecitazioni sono arrivate ed il Premier ha raccolto le diverse richieste per completare il Recovery Plan che dovrà essere pronto per settembre quando si avranno maggiori certezze sui fondi Ue.
“Questo dialogo ci rafforza, rafforza me e tutti i ministri. Ci rafforza negli obiettivi, nelle linee di intervento su cui vogliamo agire”. “Non è affatto sufficiente riformare il Paese, dobbiamo reinventare il paese che vogliamo”, ha sottolineato il Premier.
Queste le linee guida del piano di Giuseppe Conte emerso dopo ben 82 incontri: abbassare l’Iva (misura ancora in forse per il notevole costo che avrebbe); tagliare il cuneo fiscale già a luglio; rivedere la disciplina dell’abuso d’ufficio per sburocratizzare il Paese; insistere sull’Impresa 4.0.
Ed ancora: dare l’addio al contante, ovvero incentivare il ricorso ai pagamenti digitali per contrastare l’economia sommersa; fare leva sull’economia green (con l’idea della filiera dell’economia circolare).
Il tema della semplificazione e della sburocratizzazione è stato il vero protagonista, sempre al centro delle richieste delle varie parti sociali.
E ancora: “Dobbiamo dare impulso alla riduzione del cuneo fiscale con beneficio per i lavoratori: già a luglio avevamo predisposto una misura. E’ una direzione giusta che dobbiamo perseguire”. Una misura questa chiesta a gran voce da Confindustria. “Sarà un beneficio per i lavoratori, per costruire un’Italia più inclusiva”.
Sempre per favorire la digitalizzazione, anche dei processi produttivi, sarà lanciato il piano Impresa 4.0 Plus, ovvero un contributo permanente a tutte quelle realtà che vorranno andare nella direzione del digitale e del green, un piano in verità già sperimento – e con successo – negli annui passati e frutto sempre della sensibilizzazione di Confindustria agli ultimi governi.
Nel piano di rilancio è previsto anche un ampio capitolo dedicato alle infrastrutture: la principale è considerata l’Alta velocità ferroviaria.
Impossibile, poi, non affrontare il tema di un nuovo possibile scostamento di bilancio. “Il piano di rilancio nella versione definitiva sarà l’orizzonte dell’azione del governo, ha detto Conte. Poi ci sono misure di più immediato impatto e sarà sicuramente valutata la necessità di intervenire per un ulteriore scostamento di bilancio.
Durante la conferenza stampa che ha concluso gli Stati generali di Villa Pamphili, il presidente del Consiglio ha anche puntato il faro su un altro progetto del governo, quello relativo a “rivedere l’abuso d’ufficio e la responsabilità erariale. “un progetto fortemente condiviso”, ha affermato il Premier Conte.
Un riferimento poi alla questione di genere. Il governo pensa, ha detto il premier, a “un voucher per le donne manager”.
L’ultima giornata degli incontri è stata dedicata alla cultura. Il premier ha voluto organizzare un confronto con alcuni protagonisti del mondo della musica, del cinema, del teatro, della letteratura, dell’architettura: Alessandro Baricco, Stefano Boeri, Massimiliano Fuksas, Stefano Massini, Franco Maria Ricci, Elisa, Giuseppe Tornatore, Monica Guerritore. Per non dimenticare che il mondo della cultura rappresenta moltissimo per il nostro Paese.
A conti fatti dunque le indicazioni sono emerse, e molte, ora si tratta di passare dalle parole ai fatti e , si sa, il nostro paese in questo non è proprio un campione, anche in considerazione del fatto che da questi Stati Generali è necessario registrare la totale assenza delle opposizioni che “non hanno voluto fare passerella” come loro stessi hanno dichiarato.
Ma il premier ha intenzione comunque di incontrarle, “separatamente”. Proposta che – come volevasi dimostrare – ha già sollevato le prime polemiche. Il centrodestra è unito – dichiara la Lega – e non bisogna perdere tempo. Il governo convochi la coalizione. Se le intenzioni di Conte saranno finalmente serie, il centrodestra si presenterà insieme come avvenuto in passato”.
Non ci resta che attendere e sperare per il meglio.
E’ vergognoso che un presidente del consiglio, per distogliere le attenzioni sull’incapacità del proprio governo, organizzi questa inutile farsa in un momento così tragico, in un luogo non accessibile e senza la possibilità di una vera discussione politica.
Il “Piano di rilancio del nostro Paese” doveva essere discusso in parlamento, dove i rappresentanti sono stati eletti democraticamente e non enunciato da un nominato e discusso con chi fa comodo a lui.