Al via il Consiglio Europeo
Oggi ha inizio il Consiglio europeo, che affronterà una serie di temi chiave tra cui il sostegno all’Ucraina, la difesa e la sicurezza, la situazione nel Medio Oriente, l’allargamento dell’Unione Europea, l’immigrazione e l’agricoltura. I leader dei 27 Paesi membri dell’UE avranno anche l’opportunità di incontrare il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, durante una colazione. Come ricorda Nova, domani è in programma un Vertice sull’euro.
In particolare, i capi di Stato e di governo dell’UE discuteranno delle modalità per continuare a sostenere l’Ucraina e la sua popolazione di fronte all’aggressione militare russa. L’UE ha l’intenzione di mantenere un supporto politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico per il tempo necessario, considerando che finora è stata erogata un’assistenza superiore a 138 miliardi di euro.
Il messaggio dell’Italia
Sul tema si è espressa ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha ribadito la ferma volontà, oltre che la compattezza del governo italiano, per quanto concerne il sostegno a Kiev. Importante il capitolo su sicurezza e difesa: i leader discuteranno della necessità per l’Europa di aumentare la sua prontezza alla difesa; del modo di rafforzare la base industriale e tecnologica di difesa dell’Ue; di ulteriori misure per rendere l’industria della difesa più resiliente e competitiva. Inoltre, sulla base di una presentazione della Commissione europea, i leader discuteranno anche della strategia industriale europea della difesa e del programma europeo di investimenti nel settore della difesa.
La questione americana
Come riferisce l’edizione europea del portale “Politico”, con un potenziale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, “i leader europei temono sempre più uno scenario in cui gli Stati Uniti mettano in discussione le sue garanzie di sicurezza per l’Europa, così come che la Russia possa decidere di testare quanto sia ferrea la clausola di difesa collettiva della Nato prendendo di mira un Paese membro dell’alleanza”. Fra le opzioni sul tavolo, date le scarse capacità di manovra in termini di bilancio, secondo “Politico”, “l’idea di emettere un altro round di obbligazioni congiunte dell’Ue sta guadagnando terreno. Si è formata un’alleanza guidata da Francia, Estonia e Polonia a favore del prestito congiunto” che, tuttavia, dovrà superare lo scetticismo di Germania e Paesi Bassi.
Il nodo mediorientale
I leader dell’Ue discuteranno anche della situazione in Medio Oriente nell’auspicio, come espresso ieri dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che si possa arrivare a una posizione univoca da parte del Consiglio europeo che non si è riusciti a raggiungere nella riunione dello scorso dicembre. Spazio anche al tema dell’allargamento, con particolare attenzione alle situazioni di Bosnia-Erzegovina – che auspica l’apertura dei negoziati di adesione –, Ucraina e Moldova: Kiev e Chisinau si aspettano dei chiarimenti sul processo negoziale. Il vertice di oggi e domani giunge, peraltro, dopo che la Commissione europea ha appena pubblicato le sue proposte per la riforma dell’Ue, quindi i leader dovrebbero discutere su come snellire l’apparato burocratico e decisionale dell’Unione ma delle decisioni sul tema sono attese nei prossimi summit.
La gestione dell’immigrazione
L’immigrazione resta fra i temi in agenda dei lavori, un fatto che è motivo di grande soddisfazione per l’Italia che si è battuta a vari livelli per riportare il dossier al centro dell’attenzione europea. Nell’ultima riunione del Consiglio europeo di dicembre, i leader hanno sottolineato l’importanza di perseguire un approccio strategico alla migrazione che unisca una maggiore azione esterna, partenariati con i Paesi di origine e di transito – e la recente missione europea in Egitto si inserisce in questo quadro – oltre che una risposta alle cause profonde della migrazione. I capi di Stato e di governo hanno anche concordato sulla necessità di un controllo efficace delle frontiere esterne dell’Ue e di una lotta risoluta contro criminalità organizzata, traffico e tratta di esseri umani, oltre che sull’intensificazione dei rimpatri.
Le proteste degli agricoltori
Il Consiglio europeo discuterà della risposta dell’Ue alle attuali preoccupazioni nel settore agricolo: il tema è molto sentito, soprattutto perché come già accaduto nel vertice di febbraio, i trattori si riverseranno nelle strade di Bruxelles per protestare proprio contro varie normative europee che, a loro dire, hanno minato la competitività del settore. Nel corso della due giorni di riunione, inoltre, i leader dell’Ue incontreranno i loro omologhi dei paesi dello Spazio economico europeo, segnatamente l’Islanda, la Norvegia e il Liechtenstein, per celebrare il 30esimo anniversario delle loro relazioni.
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