Ieri, 7 maggio 2025, si è svolta la 70esima edizione dei David di Donatello. La celebrazione dedicata ai Premi più prestigiosi del cinema italiano, si è protratta ben oltre l’orario previsto, a causa della lunga attesa per la fumata (nera) di elezione del nuovo Papa. Dopo l’incontro con i nominati del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, condotto da Geppi Cucciari, la serata si è spostata al leggendario Teatro 5 di Cinecittà.
La cerimonia, organizzata dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e condotta da Mika ed Elena Sofia Ricci, con Riccardo Cocciante e ospite d’eccezione Timothée Chalamet, ha premiato così le eccellenze del panorama cinematografico nazionale.
In questa edizione sono state giustamente introdotte otto nuove shortlist, per riconoscere il lavoro di tutti gli artisti che contribuiscono al successo di un film. Le categorie coinvolte sono: miglior casting, miglior compositore, miglior acconciatura, migliori costumi, migliori effetti VFX, miglior scenografia, miglior suono e miglior trucco.
I momenti salienti della cerimonia
Le protagoniste della serata sono state quasi tutte donne. Vermiglio si è aggiudicato i premi più importanti, ricevendo ben sette statuette, incluso quello per il miglior film e la miglior regia, andato per la prima volta ad una donna, Maura Delpero. Trionfo dunque per il cinema delle donne, con riconoscimenti anche a Margherita Vicario come miglior regista esordiente per Gloria! e a Francesca Mannocchi, premiata per il miglior documentario Lirica Ucraina.
Un momento toccante quello in cui la meravigliosa protagonista della serie L’arte della gioia, diretta da Valeria Golino, è stata premiata come miglior attrice: “Sono diventata qualcosa che non sarei mai potuta essere se non grazie a te: sei la regista dei sogni per ogni attrice e ogni attore” ha detto Tecla Insolia, aggiungendo di dedicare il David anche “Alla mia famiglia, ai libri dimenticati e poi tornati in vita, alle personalità scomode, ai corpi liberi e alle terre libere sempre e per sempre”.
Elio Germano, vincitore del sesto David, questa volta come protagonista di Berlinguer. La grande ambizione, ha dedicato il suo premio a “Tutti coloro che lotteranno per la parità di dignità prescritta dalla Costituzione. C’è bisogno di parità e di dignità. Tutte le persone devono essere degne allo stesso modo: una donna di un uomo, un italiano di uno straniero, un nero di un bianco e un palestinese di un israeliano”.
I premi per miglior attori non protagonisti sono andati a: Francesco Di Leva e Valeria Bruni Tedeschi. Francesco Di Leva con il ruolo del padre violento e distopico nel film Familia; Valeria Bruni Tedeschi con il ruolo della Principessa Gaia Brandiforti ne L’arte della gioia. “Per un’attrice fare un personaggio più vecchio è una grande prova di coraggio”, ha detto Bruni Tedeschi dal palco dei David di Donatello.
Consegnato il Premio Speciale CINECITTÀ DAVID 70 nelle mani di Giuseppe Tornatore e il David dello Spettatore a Ferzan Ozpetek per Diamanti.
Il bello della diretta ha riservato un altro momento inaspettato, quando Riccardo Cocciante ha interrotto la sua performance dopo aver sbagliato il testo della canzone Era già tutto previsto. Tuttavia, il Maestro si è alzato ed è uscito dal palco, per poi tornare poco dopo e riprendere l’interpretazione da capo, terminata con un lunghissimo applauso del pubblico.
Tutti i vincitori dei David di Donatello 2025
Miglior film: Vermiglio di Maura Delpero
Miglior regia: Maura Delpero per Vermiglio
Miglior attore protagonista: Elio Germano per Berlinguer. La grande ambizione
Miglior attrice protagonista: Tecla Insolia per L’arte della gioia
Miglior attore non protagonista: Francesco Di Leva per Familia
Miglior attrice non protagonista: Valeria Bruni Tedeschi per L’arte della gioia
Miglior sceneggiatura originale: Vermiglio
Miglior sceneggiatura non originale: L’arte della gioia
Miglior regista esordiente: Margherita Vicario per Gloria!
Miglior direzione della fotografia: Vermiglio
Miglior produttore: Vermiglio
Miglior casting: Stefania Rodà e Maurilio Mangano per Vermiglio
Miglior compositore: Margherita Vicario e Davide Pavanello per Gloria!
Miglior canzone originale: Aria!, Gloria!
Migliori scenografie: Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
Migliori costumi: Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
Miglior trucco: Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
Miglior acconciatura: Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
Miglior montaggio: Berlinguer. La grande ambizione
Miglior suono: Vermiglio
Miglior effetti visivi – VFX: Napoli – New York
Miglior documentario: Lirica Ucraina
Miglior film internazionale: Anora
Miglior cortometraggio: Matteo Tortone per Domenica sera
David giovani: Napoli – New York