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Home Esteri

Un viaggio di…vino da Verona a Chicago

Il percorso di avvicinamento al Vinitaly Usa, in programma al Navy Pier di Chicago il 5 e 6 ottobre prossimi, è entrato nel vivo.


Ernesto Ferrante by Ernesto Ferrante
Maggio 3, 2025
in Esteri, Eventi, Ultimissime
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Un viaggio di…vino da Verona a Chicago
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La maratona americana di Veronafiere tra New York City e Washington Dc, organizzata per il lancio della seconda edizione di Vinitaly.Usa, la principale manifestazione B2B dedicata al vino italiano negli Stati Uniti, in programma al Navy Pier di Chicago il 5 e 6 ottobre prossimi, è stata un successo.

  • Il vino come ponte
  • Un lungo percorso dietro il successo dell’evento
  • La novità dell’edizione 2025
  • L’Ice snocciola le cifre del mercato statunitense
  • Vino prodotto strategico negli scambi con gli Usa
  • La strategia di Zoppas

Il vino come ponte

“Veronafiere conferma il presidio sul primo mercato mondiale per import di vino e destinazione principale per l’export italiano con 1,9 miliardi di euro raggiunti nel 2024. In questo momento di grande incertezza e nella speranza che i negoziati in corso possano registrare esiti rassicuranti e positivi, Vinitaly prosegue l’attività di promozione e di consolidamento del brand in questa area fondamentale per le aziende, nella convinzione che un rapporto ben consolidato tra produttore e importatore ha maggiori probabilità di resistere alle pressioni sui costi o ai cambiamenti normativi”, ha affermato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo.

Un lungo percorso dietro il successo dell’evento

Il viaggio è partito da New York il 29 e 30 aprile con una preview dell’evento riservata alla stampa specializzata americana, per poi proseguire nella Capitale, Washington Dc, con una cena istituzionale presso l’Ambasciata d’Italia.

A fare gli onori di casa, l’Ambasciatrice Mariangela Zappia, affiancata da una rappresentanza bipartisan del Congresso degli Stati Uniti, tra cui la 52ª Speaker della Camera, Nancy Pelosi, il capogruppo della maggioranza alla Camera, Stephen J. Scalise, e numerosi membri dell’Italian American Congressional Delegation (Iacd), come Rosa DeLauro, Michael Rulli e lo stesso Scalise.

La prima edizione della rassegna realizzata a ottobre 2024 e organizzata da Veronafiere, Fiere Italiane in collaborazione con Ita – Italian Trade Agency e la Camera di Commercio italiana americana del Midwest-Chicago, ha registrato la presenza di 1500 professionisti tra importatori e distributori, ristoratori, opinion leader, analisti, influencer e stampa di settore. Molto ampia la possibilità di scelta offerta agli invitati, con più di 1650 etichette di 230 cantine e di sette collettive regionali e 30 eventi tra masterclass, degustazioni e incontri di approfondimento del mercato.

La novità dell’edizione 2025

Tra le novità di Vinitaly.Usa 2025 spicca la presenza dell’olio d’oliva tramite la nuova rassegna made in Veronafiere, Sol2Expo con olibar e mixology a base di olio Evo, e l’enoturismo con il salone Vinitaly Tourism.

L’Ice snocciola le cifre del mercato statunitense

I numeri sono di assoluto rilievo. “L’export del Made in Italy ha raggiunto i 624 miliardi nel 2024, di cui 69 sono frutto delle esportazioni del comparto agroalimentare. Il vino da solo vale 8 miliardi e gli Stati Uniti contribuiscono a questo risultato con 2 miliardi di vino italiano importato. Un doveroso ringraziamento va ai produttori e a tutti i distributori e gli importatori, i veri protagonisti di questo successo, che hanno saputo posizionare i nostri prodotti nel modo giusto su questo complesso mercato”, ha dichiarato Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia Ice.

Vino prodotto strategico negli scambi con gli Usa

Riconosciuta l’attenzione dell’esecutivo Meloni. “Il governo italiano, insieme a tutto il sistema Paese e alla rete diplomatica, crede fortemente nelle potenzialità dell’export italiano e per questo investe nella diplomazia della crescita. Il vino è stato scelto come prodotto strategico negli scambi commerciali con gli Usa – ha aggiunto Zoppas – e diventa elemento determinante per raggiungere l’obiettivo dei 700 miliardi di export complessivo indicati dal ministro degli affari esteri Antonio Tajani e i 100 miliardi indicati dal ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida per il comparto agroalimentare”.

L’obiettivo dichiarato è facilitare l’incontro tra produttori e compratori sfruttando il potere attrattivo di una manifestazione sempre più grande. Il saldo triennale è di 300 produttori e 1800 etichette.

La strategia di Zoppas

“Per questo abbiamo deciso di rilanciare il progetto dell’internazionalizzazione di una piattaforma fieristica di alto livello come Vinitaly e portare numerosi operatori a Chicago per sviluppare meglio il mercato. Soprattutto – ha precisato il presidente dell’Ice – in un momento di incertezza causata dalla trattativa in essere sui dazi. Questa iniziativa ha già permesso ai nostri produttori di concludere affari importanti. Sono coinvolti i principali operatori lato buyers: Usa, Canada e centro/Sud America. Così come i principali produttori italiani”.

 

 

Tags: #vinitalybricoloChicagodaziicelollobrigidatajaniveronafierevinozoppas
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