In un mio libro dal titolo “Almirante Berlusconi Fini Tremonti Napolitano. La vita è un incontro”, pubblicato 10 anni fa dalla casa editrice Controcorrente, e mai smentito, documentai che nel 2010 sotto la regia di Giorgio Napolitano fu avviato in Italia un vero colpo di Stato per far cadere il Governo Berlusconi. Al golpe parteciparono in molti. In Italia ed anche all’estero. I killer della politica berlusconiana furono Gianfranco Fini e Giulio Tremonti. La Magistratura con le sue inchieste contro il Cavaliere. Il solito circuito mediatico, alcune grandi banche ed alcuni potentati economici pubblici e privati. Oggi il film si ripete. Questa volta il partito delle toghe è il protagonista principale del golpe. Vuole a tutti costi bloccare la riforma della giustizia. Intimidire Giorgia Meloni, il Governo ed il Parlamento. L’Ordine giudiziario ha dichiarato guerra. ANM, CSM, bombardano quotidianamente. La Procura di Roma si incarica di inviare missili su Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano. Un attacco con armi micidiali. Al posto di Giorgia Meloni rovescerei il tavolo. Andrei dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Siamo o no una Repubblica Parlamentare. La Costituzione va rispettata. E quando l’Ordine Giudiziario mette in campo un’attività eversiva, un vero colpo di stato, non resta che appellarsi al Popolo sovrano. Chiederei al posto della Meloni nuove elezioni. Governo e Parlamento non possono subire ricatti ed intimidazioni da parte delle Toghe italiane che vogliono, ancora una volta, cambiare la Storia della Nazione.