Scrivo da un appartamento al quattordicesimo piano di un palazzo di Miami da dove tutte le mattine, per abitudine, sorseggio il mio italianissimo caffè osservando dapprima la baia e poi, quasi in un gesto automatico, lo sguardo si perde all’orizzonte.
Si “perde” – appunto – perché chi ha la fortuna di vivere in Florida sa che a queste latitudini il cielo è talmente ampio che l’orizzonte appare distante ed infinito, uno spazio dilatato che amplifica il senso di libertà, quella libertà che sino ad oggi, a quanto pare, abbiamo dato per scontata.
Le restrizioni per contenere il contagio da coronavirus hanno bruscamente ridotto lo spazio a cui eravamo abituati accorciando, idealmente, la distanza tra noi e la linea dell’orizzonte.
Ciascuno, a suo modo, ha tentato di allontanare il confine che delimita la propria casa ed ecco le persone affacciate alle finestre, sporgersi ed intonare cori, inni e tutto quanto ristabilisca un contatto con il mondo, esorcizzando la paura, come tanti rulli di tamburo provenienti da tribù lontane dal “civilissimo occidente”
I timori generati dagli effetti del virus sulla salute sono divenuti un pensiero costante, ma la limitazione delle singole libertà, azzardo a dire, ci trova ancora più impreparati.
Il quesito che senza sosta ci stiamo ponendo è sempre il medesimo – quando torneremo liberi di uscire di casa, di lavorare, salire a bordo di un aereo e abbracciare nuovamente chi amiamo?
Insomma quando la libertà tornerà protagonista nella vita di ciascuno?
Senza alcuna intenzione di cadere in un ottimismo demenziale o ancor peggio in una retorica piagnona, credo davvero che tutti insieme stiamo attraversando la “ linea d’ombra” narrata nel romanzo di Conrad, quella linea che è d’obbligo varcare per divenire adulti e consapevoli.
Oggi mi piace pensare che siamo stati, non volendo, invitati a salire a bordo della nave narrata da Conrad ed insieme attraverseremo la linea d’ombra e solo dopo potremmo dirci consapevoli che della libertà nessuno può farne a meno.
Complimenti vivissimi, sei sempre brava e piena di idee. Ciao con la speranza di vedersi presto, Ray
Io sono salito sulla barca. Non mi vedi ancora, ma ci sono 😉
Un progetto bellissimo Marzia!
Complimenti !! Sono certa che la comunità italiana a Miami apprezzerà moltissimo Italiareportusa e ti auguro diventi presto fonte di notizie per tanti di noi!
Laura
Brava Marzia bellissimo articolo e bello il parallelo con la barca di Conrad.
Solo una domanda: è possibile buttare giù qualcuno? 😉
Complimenti
Ho riconosciuto la tua bellezza….
E non perché sono un uomo……(ancora le donne non mi piacciono non ho cambiato idea 🤫)
E non “solo” perché hai in bel viso degli splendidi capelli ….. anche ….. ma sopratutto….. perche i tuoi occhi comunque sorridono trovando il lato positivo della “Catastrofe ” però sono qualità che nella vita si hanno solo se si ha la fortuna di nascere con questi doni 👏👏👏👏 complimenti mi hai solo confermato che sono fortunato ad avere il privilegio di averti conosciuto 😚👏👏👏👏👏👏
Marzia complimenti, solo il tempo darà le risposte a questo articolo . Noi siamo chiusi in casa dal 9 marzo (cane incluso ) . Un abbraccione (virtuale ) da Roma
Che bello leggerti ! ⭐️❤️⭐️
Brava Marzia, un grandissimo abbraccio (virtuale ai tempi del Coronavirus…)!
Un bellissimo sguardo sul mondo.
Grazie Marzia !
Anche io vorrei tanto salire su quella barca…ma va bene anche su un pedalò, qualsiasi cosa che non sia casa!
M’hai fatto innumidire gli occhi e strizzar le palpebre cara Marzia!
Bravissima Complimenti!!
Complimenti Fantastico il tuo scritto Bravissima!!