Usa a rischio default dal primo giugno: il mondo con il fiato sospeso
L’America è sempre più polarizzata e il tema del bilancio si è trasformato in uno scontro senza esclusioni di colpi. Democratici e repubblicani guardano infatti alle presidenziali del 2024, mentre i giorni passano e il rischio di non trovare l’accordo aumenta esponenzialmente. Janet Yellen, segretario del Tesoro americano di estrazione dem, ha lanciato l’allarme: Usa a rischio default dal primo giugno qualora il Congresso non votasse per tempo l’aumento o la sospensione del tetto massimo fissato per il debito pubblico.
Biden necessita dunque della collaborazione dei repubblicani, i quali, tuttavia, chiedono in cambio un programma di tagli alla spesa pubblica che andrebbe a colpire proprio le voci care all’elettorato dem. Superfluo sottolineare come ciò complicherebbe ulteriormente la corsa di Joe Biden per la riconferma. Come è noto, infatti, i repubblicani hanno la maggioranza alla Camera, mentre il Senato è in mano ai democratici. Dalla sanità alle politiche energetiche diversi i temi finiti nel mirino dei repubblicani, decisi a capitalizzare le difficoltà del presidente. Determinante sarà dunque l’incontro fissato da Biden il 9 maggio con i 4 leader del Congresso.
Il 9 maggio Biden incontrerà i leader del Congresso
L’impasse richiede trattative serrate e tutt’altro che indolori. Gli esponenti politici che si recheranno alla Casa Bianca martedì saranno i repubblicani Kevin McCarthy e Mitch McConnell (rispettivamente membri di Camera e Senato) e i democratici Hakeem Jeffries e Chuck Schumer (anch’essi dei rispettivi rami del Congresso). Un incontro che è difficile da sopravalutare. Un’eventuale insolvenza americana avrebbe infatti ripercussioni catastrofiche per tutta l’economia mondiale, dando avvio a processi imprevedibili.
L’importanza di trovare un accordo, tuttavia, s’interseca con un’elezione presidenziale alle porte. Repubblicani e democratici temono (a ragione) che l’esito di questo braccio di ferro influenzerà significativamente la corsa alla Casa Bianca del prossimo anno. Difficile dunque trovare il giusto punto d’equilibrio. Chiamate in causa vi sono opposte visioni dell’interesse nazionale americano, con gli USA a rischio default qualora gli interessi di parte prevalessero su quelli comuni. Non resta dunque che attendere gli esiti dell’incontro del 9 maggio, nella speranza che dopo pandemia e guerra in Ucraina il mondo non debba sopportare un altro drammatico shock.