Gentiloni: Italia, crescita più alta in UE per il 2023
Tra le grandi economie dell’eurozona l’Italia è quella destinata a crescere maggiormente nel 2023. “L’Italia ha avuto una crescita negli ultimi due o tre anni pari al 12% – ha dichiarato Paolo Gentiloni – molto significativa e che certamente era successiva a una crisi del 9% durante la pandemia”. Nonostante il governo italiano abbia proiezioni più ottimistiche rispetto a Bruxelles, Gentiloni conferma i fattori positivi che riguardano la penisola.
Le proiezioni stilate dalla Commissione Europea vedono infatti la crescita italiana per il 2023 attestarsi sull’1,2%. Un dato incoraggiante rispetto allo 0,8% inizialmente previsto. La crescita dovrebbe poi essere dell’1,1% l’anno successivo. In calo anche la disoccupazione: al 7,8% nel 2023 e al 7,7% nel 2024. Numeri tendenziali, chiaramente, ma che lasciano ben sperare, pur nella consapevolezza di dover dare una svolta molto più energica rispetto agli anni passati. La crescita di qualche punto decimale ha infatti costretto l’Italia a un profondo ritardo rispetto alle altre economie europee, proprio quello che si vuole evitare nel post-pandemia.
Tajani: Buone notizie da Bruxelles
Le dichiarazioni di Gentiloni hanno rappresentato un assist per Roma. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso soddisfazione attraverso un tweet in cui si ribadisce l’impegno del governo per favorire la ripresa. Il dato italiano è più alto rispetto alla media dell’eurozona (1,1%, che dovrebbe però crescere all’1,6% l’anno successivo). Numeri in chiaroscuro, questi, positivi fintanto che paragonati alla pandemia, finalmente assorbita, ma che non bastano per assicurare all’Italia quella vera ripresa che tutti ci aspettiamo. Nel mentre il nostro Paese è impegnato a ridurre, secondo i diktat comunitari, deficit e debito pubblico. La Commissione Europea auspica un rapporto deficit/Pil per l’Italia del 4,5% nel 2023 e del 3,7% nel 2024. Il debito pubblico dovrebbe invece attestarsi quest’anno al 140,4%, scendendo di appena un punto decimale nel 2024. Preoccupa ancora l’inflazione. In Italia dovrebbe essere del 6,1% nel 2023, scendendo al 2,4% nel 2024. Un trend paragonabile a quello del resto d’Europa, dove l’inflazione è al 6,7% e dovrebbe scendere al 3,1% nel 2024.