Il CdM approva la manovra finanziaria: ora palla al Parlamento
Appena insediato il governo Meloni, nell’ottobre dello scorso anno, la neo premier si era trovata a dover approvare una manovra finanziaria in tempi record. In un tornante, peraltro, tutt’altro che agevole, vista l’inflazione galoppante e il caro energia che stava mettendo in ginocchio famiglie e imprese. Le scelte strategiche di politica economica erano dunque rinviate a quest’anno. Con l’approvazione del disegno di legge di bilancio, avvenuta quest’oggi in Consiglio dei Ministri in appena un’ora, si parla finalmente di misure concrete. Vediamo dunque i punti maggiormente caratterizzanti l’azione di governo.
Taglio del cuneo fiscale, rinnovo dei contratti della P.A. e Irpef a tre aliquote
La legge di bilancio per il 2024 vale 24 miliardi di euro. Molte, ovviamente, le voci su cui andrà a impattare. Tema caro all’esecutivo è quello del taglio del cuneo fiscale, che viene ridotto di 7 punti per chi guadagna entro i 25mila euro e di 6 punti entro i 35mila. Mediamente, ha dichiarato Giorgia Meloni, si tratta di 100 euro in più in busta paga, che riguarda circa 14 milioni d’italiani.
7 miliardi sono invece destinati al rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione, di cui 2 alla sola sanità, e per l’innalzamento dei salari dei dipendenti pubblici. Di grande rilievo la nuova rimodulazione dell’Irpef, con gli scaglioni che passano da 4 a 3, con gli ex primi due scaglioni che vengono accorpati in un’unica aliquota al 23%, che riguarda appunto i redditi fino a 28mila euro. Gli altri scaglioni sono così rimodulati: 35% dai 28mila ai 50mila euro; 43% oltre i 50.000. Estesa inoltre a 8.500 euro la no tax area per i lavoratori dipendenti.
L’intervento sulle pensioni
Con l’attuale ddl il governo punta ad eliminare il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta solo se l’importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. Sempre in tema pensioni, è prevista la rivalutazione al 100% di quelle fino a 4 volte la minima. Tale rivalutazione sarà invece del 90% per le pensioni tra le 4 e le 5 volte la minima. Per gli importi superiori è previsto invece un decalage. Confermata la rivalutazione per le pensioni minime di chi ha più di 75 anni. L’ape sociale e opzione donna vengono sostituite da un assegno unico per favorire la flessibilità in uscita. Introdotta infine Quota 104 per il pensionamento anticipato, che sostituisce la vigente Quota 103.
Sostegno alla natalità
Tra i temi più cari al centrodestra vi è sicuramente quello della natalità, diventato ormai una vera e propria emergenza nazionale. Degna di nota l’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per le donne con due o più figli: tali contributi andranno infatti a carico dello Stato. Dal secondo figlio, inoltre, l’asilo nido sarà totalmente gratuito.
Le misure della manovra finanziaria in favore degli autonomi
Non potevano mancare interventi sul lavoro autonomo, tradizionalmente un bacino elettorale privilegiato per le forze che compongono l’attuale governo. Confermata la flat tax incrementale al 15%, mentre si è provveduto a una proroga di tre anni per l’indennità straordinaria di continuità. Questa è stata definita da Giorgia Meloni “una sorta di cassa integrazione” per i lavoratori autonomi. Di forte impatto, inoltre, la possibilità di non pagare l’anticipo Irpef di novembre, che verrà invece rateizzato in cinque tranche dal gennaio al giugno dell’anno successivo.
Ponte sullo Stretto e riduzione del canone Rai
Marginale ma da sempre oggetto di dibattito è il pagamento del canone Rai. Nella manovra, infatti, è prevista una riduzione da 90 a 70 euro l’anno. Ben più strategico, invece, il tema del Ponte sullo Stretto di Messina. Il vicepremier, nonché ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha rivendicato in conferenza stampa la presenza dei fondi necessari. 12 miliardi nelle proiezioni finali, che ovviamente verranno spalmati su un arco cronologico pluriennale.