L’Aquila proclamata Capitale Italiana della Cultura 2026

A 15 anni dal terremoto, L'Aquila viene scelta come Capitale Italiana della Cultura 2026. Un'occasione di rinascita per celebrare la ricostruzione del capoluogo abruzzese, in fase sempre più avanzata.

L'Aquila

Il MIC ha scelto L’Aquila come Capitale Italiana della Cultura 2026

Il ministro Gennaro Sangiuliano, al termine del percorso di selezione, ha proclamato oggi L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026. La XII edizione sarà dunque in Abruzzo, che seguirà Pesaro (2024) e Agrigento (2025). Prima delle città citate, a ospitare l’evento erano state: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015); Mantova (2016); Pistoia (2017); Palermo (2018); Parma (2020-2021); Procida (2022); Bergamo e Brescia (2023).

La Capitale Italiana della Cultura è un’iniziativa ideata nel 2014 dall’allora ministro dei Beni e Attività Culturali Dario Franceschini. Travolgente, infatti, era stato quell’anno l’entusiasmo per la nomina di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. L’Italia, pertanto, aveva voluto replicare l’iniziativa a livello nazionale, che ha festeggiato quest’anno i 10 anni di vita.

Come si legge sul sito del Ministero della Cultura, l’obiettivo “è quello di promuovere progetti e attività di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, sia materiale che immateriale, attraverso una forma di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti”.

L’iter per l’assegnazione prevede una giuria di 7 esperti indipendenti, i quali raccomandano al MIC la propria preferenza. Questo, a sua volta, propone la città vincitrice al Consiglio dei Ministri, che ne delibera l’assegnazione. La vincitrice ha a disposizione un milione di euro, destinato a eventi e manifestazioni finalizzati a valorizzare il patrimonio culturale locale.

Come evidenziato sopra, l’iniziativa è successiva all’istituzione dell’annuale Capitale Europea della Cultura (dal 1985 al 1999 Città Europea della Cultura). Le città italiane insignite di questo riconoscimento sono Firenze (1986); Bologna (2000); Genova (2004); Matera (2019); Gorizia con Nova Gorica (2025).

Oltre a L’Aquila, le finaliste di quest’anno sono state: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena).

“L’Aquila si avvia a celebrare i 15 anni del terremoto – ha commentato il sindaco Pierluigi Biondi – Un evento che ci ha colpito non solo come istituzioni, ma come cittadini. Essere Capitale Italiana della Cultura non è un risarcimento ma rappresenta un elemento attorno a cui ricostruire il tessuto sociale della nostra comunità. La cultura è un elemento fondante, è recupero dell’identità e proiezione nel futuro. Le altre città finaliste saranno parte di questo percorso. Vi garantiamo che saremo all’altezza del compito che ci assegnate. Viva l’Italia!”.

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