Viene da dire “ogni mondo è paese”.
Mentre in Europa e in particolare in italia prolifera la vendita on line di Green Pass falsi, negli Stati Uniti a seguito della diffusione incontrollata della variante Delta si sta registrando lo stesso fenomeno fraudolento anche se in maniera diversificata.
Il Green Pass europeo e la White Card – ovvero il certificato vaccinale americano- consentono ai possessori di poter partecipare liberamente a tutte le attività sociali senza alcuna restrizione, pertanto diventano indispensabili nei due continenti; una contezza che ha armato la mano di truffatori, dando vita ad un fiorente mercato nero di certificati falsi, che valica ogni confine.
In Italia
In Italia, nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha effettuato un maxi blitz con perquisizioni e sequestri nei confronti degli amministratori dei canali responsabili della vendita dei certificati fasulli. Gli agenti hanno bloccato 32 canali di Telegram che vendevano le certificazioni fasulle ad un costo tra i 25 ed i 50 euro. In America arrestati “santoni” e titolari di siti web.
White Card fake
Nelle ultime settimane negli Stati Uniti, secondo gli investigatori governativi e gli esperti di sicurezza informatica, sono state arrestate centinaia di persone che facevano capo a siti di social media, app di messaggistica come Telegram e siti del dark web, dove si offrivano falsi certificati vaccinali con tanto di logo della CDC (Center for Disease for Control and Prevention ) con pagamenti online o con moneta virtuale. Nell’ambito delle investigazioni gli uomini delle forze dell’ordine americane hanno individuati molteplici pseudo medici che offrivano “pillole di vaccino” con tanto di certificazione. Una donna, Juli A. Mazi di Napa della California, secondo quanto riportato dai media locali, sta affrontando un processo penale con l’accusa di frodi bancarie e false dichiarazioni sanitarie. Secondo i pubblici ministeri, Mazi avrebbe fornito ai suoi pazienti pillole orali chiamate “pellet di immunizzazione omeoprofilassi“- che sosteneva contenessero piccole quantità di Covid-19 – una sorta di vaccino in grado di fornire protezione per tutta la vita. La donna – che si presentava come medico omeopata- provvedeva anche al rilascio di certificazione con vaccino Moderna ed indicava specifiche istruzioni ai pazienti per falsificare le date di somministrazione sulla scheda.
Green pass falso: pene previste
Il cittadino che falsifica un Green Pass falso rischia di incorrere nel reato di falsità materiale commessa dal privato e una pena della reclusione da sei mesi a tre anni. Per chi invece acquista una certificazione vaccinale falsa la legge prevede l’applicazione delle norme previste dal Codice penale in materia di falso commesso dal privato o dal pubblico ufficiale. Ciò significa che chi si limita a usare un Green pass falso senza aver preso parte alla contraffazione commette comunque reato.
Per chi invece non si munisce di Green pass e frequenta luoghi che gli sarebbero inibiti commette una violazione di legge punita con una pena pecuniaria. Lo stesso dicasi per il gestore dell’esercizio commerciale o della struttura che avrebbe dovuto effettuare i controlli, il quale rischia anche di dover chiudere la propria attività per qualche giorno.
Trattandosi di reati procedibili d’ufficio chiunque potrà denunciare la falsa certificazione, sia il personale addetto al controllo che qualsiasi altro individuo.
Il fenomeno dei certificati falsi è inquietante, il rischio di contagio nei luoghi al chiuso è altissimo e chi usa questo mezzo fraudolento si macchia di un crimine potenzialmente mortale per i piu fragili
Le autorità si interrogano sulle caratteristiche di coloro i quali si prestano all’acquisto illegale della documentazione causando una diffusione del virus e delle sue pericolosissime varianti. La criminalità del dark web intanto gode di un inaspettato fiume di denaro con una redditività nettamente superiore allo spaccio di droga non avendo il falso documento nessun costo.
Dati vaccinali USA
Secondo i dati del CDC negli Stati Uniti più di 166,7 milioni di persone sono state completamente vaccinate. Sono state distribuite 407,6 milioni di dosi e il 50,2% è completamente vaccinato mentre il 58,8% ha ricevuto almeno una dose.
I dati forniti sono riferiti al 10 di agosto e mostrano che quasi la metà del paese è completamente vaccinata, ma la percentuale di vaccinazione giornaliera in corso è molto al di sotto delle aspettative. Il presidente Biden aveva anninciato “La liberazione dal Covid” per il 4 Luglio, ovvero la festa della liberazione americana. Un annuncio smentito dalla curva di contagi che continua a crescere anche se i dati di mortalità e ospedalizzazione restano al di sotto della soglia di allarme.
Dati vaccinali Italia
In Itali sono oltre 72 milioni e mezzo le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino Pfizer Moderna o AstraZeneca e oltre 1 milione la monodose di Johnson & Johnson. Secondo gli esperti, per i contagiati e guariti invece c’è bisogno di una sola dose, salvo in caso di immunodeficienza ma comunque dopo almeno tre mesi di distanza dalla documenta infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa.
È di queste ore la notizia che l’Italia seguirà l’esempio di Israele che ha già iniziato la campagna vaccinale con la terza dose. Secondo quanto dichiarato da Franco Locatelli, coordinatore del Cts e direttore del Dipartimento di Oncoematologia, Terapia Cellulare, Terapie Geniche e Trapianto Emopoietico dell’ospedale Bambino Gesù di Roma., in un’intervista al Messaggero: “Pfizer e Moderna sono vicini all’autorizzazione per i più piccoli, gli under 12″. “Io ritengo che sia necessario vaccinare anche i più piccoli – sottolinea l’esperto – Mi faccia ricordare che in Italia, da inizio pandemia, sono morti 28 pazienti di età pediatrica. E di questi 13 avevano meno di 10 anni, vaccinando i bambini eviteremo focolai anche nelle scuole elementari e dunque il ricorso alla didattica a distanza. Limiteremo la circolazione del virus e la possibilità che contagino genitori e nonni. Sia la società pediatrica italiana, sia quella americana sono favorevoli alla vaccinazione dei bambini”.
” Che il vaccino non dia una copertura totale rispetto al semplice rischio di infezione lo abbiamo sempre detto. Ma ripeto: l’efficacia rispetto al rischio di andare in terapia intensiva o di morire è del 97 per cento”.