Trasferirsi in Florida, da dove cominciare
Come descritto nel mio articolo precedente (potete leggerlo qui), oggi proseguiamo nella nostra guida per trasferirsi in Florida o in uno Stato americano .
Considerato tutto quanto già scritto – considerato che si è già in possesso della documentazione che consente la presenza legale negli Stati Uniti (di cui deve occuparsi l’azienda o un avvocato da voi incaricato), e stabilito più o meno il quartiere dove andare a vivere dove abitare, così come la miglior opzione per la scuola dei nostri figli – si può pensare a cosa mettere nelle valigie, al fine di rendere più graduale e semplice il passaggio alle nuove abitudini.
Cosa portare in valigia (o è meglio il container?)
La prima cosa da valutare è cosa si lascia in Italia. Se si ha del mobilio di proprietà e non si conserva una casa dove tenerlo, può essere considerato il trasporto via mare. Post covid, i prezzi sono più che raddoppiati, per cui valutate bene se effettivamente valga la pena pagare qualche migliaio di dollari per portavi dietro la libreria Billy o il set di bicchieri da vino del matrimonio.
La vita in USA (e soprattutto in Florida) è molto più informale di quanto siamo abituati in Italia. Difficilmente i vostri ospiti apprezzeranno la zuppiera di Alessi o il vaso di Venini. A bordo piscina poi sono ammessi solo stoviglie e bicchieri di plastica, e un pasto con cinque portate non ha molte occasioni di essere servito, tantomeno nelle porcellane col bordo in oro.
Partite leggeri
Tra le cose da evitare di trasferire nella vostra nuova casa, sicuramente ci sono gli elettrodomestici. Il voltaggio è diverso, 110 rispetto al nostro 220V; pertanto, gli apparecchi elettrici non funzionano correttamente. Si possono utilizzare dei trasformatori, acquistabili online per circa 100-150 dollari, che permettono di collegare piccoli elettrodomestici europei al 110V, ma sono molto pesanti e permettono di collegare un solo apparecchio alla volta. Personalmente, ho portato la macchina del caffè (che avevo appena acquistato) e il robot da cucina, ma appena possibile li sostituirò con modelli americani.
Una cosa che non vale la pena di essere messa in valigia, sono le lenzuola: le misure dei letti sono differenti e, generalmente, nella master room (camera matrimoniale) c’è il King Bed, cioè un letto decisamente più ampio di quello europeo. Lasciate il corredo in Italia e procuratevi in loco le lenzuola adatte, il cotone è generalmente molto buono e, soprattutto, non si stropiccia in asciugatrice.
Nel caso in cui siate amanti delle tovaglie, portatevele. Sono difficili da trovare oppure a prezzi stellari, perché generalmente non si usano, sono molto più diffuse le tovagliette (appunto) all’americana.
Se, invece, avete delle buone padelle, portarle con voi potrebbe essere un’idea vincente. La qualità delle pentole, e soprattutto delle padelle, è molto inferiore ai nostri standard. Se non volete investire qualche centinaio di dollari per non dover buttare la vostra Saltapasta dopo un paio di mesi, portatevene una italiana.
Abiti e accessori
Per quanto riguarda abiti e scarpe, cercate di dare la precedenza alle seconde. Ad esclusione delle scarpe da tennis, trovare buone scarpe eleganti o casual è davvero un’impresa (e spesso si deve andare sui marchi italiani). Per quanto riguarda l’abbigliamento, invece, si trova tutto a prezzi molto più bassi che in Italia: qualche cambio per i primi giorni e qualche vestito elegante vanno bene, ma per il resto non vale la pena caricarsi di abiti.
Inoltre, è molto improbabile che possiate stendere il vostro bucato (palazzi e HOA in genere lo proibiscono), per cui è meglio avere abiti americani che possano uscire dall’asciugatrice “freschi di bucato” e non come stracci appallottolati. TjMaxx, Ross, Marshall, ma anche Macy’s e Dillar, non vi faranno pentire delle cose che avete lasciato in Italia, sia per l’arredamento e complementi d’arredo sia per l’abbigliamento.
Da non dimenticare
Tra le cose che sicuramente meritano di essere messe in valigia, ci sono i costumi da bagno (da donna). Quelli americani sono quasi sempre molto pesanti, di tessuto doppio e piuttosto “costruiti”, oppure semplici a triangolino. Personalmente preferisco i modelli italiani, almeno a mio gusto, così come per l’intimo. In USA è molto difficile trovare intimo di cotone, generalmente è microfibra, per cui se anche voi siete del team Sloggi o Cotonella, meglio fare scorta prima di partire.
Una cosa quasi introvabile, inspiegabilmente, è l’accappatoio di spugna. Esistono gli accappatoi, ma, poiché vengono usati praticamente solo come vestaglie, si trovano di materiali sintetici, pelosi, e, comunque, non adatti a essere utilizzati per asciugarsi. Per la doccia, qui si usano più frequentemente solo i grossi asciugamani bianchi. Per cui, se siete affezionati al vostro accappatoio, trovategli un posticino in valigia.
I piccoli accessori elettrici, come silk epil o rasoio elettrico, funzionano con un adattatore: in quel caso è sufficiente acquistare una spina americana a cui collegarlo (o direttamente il caricatore americano online) ed è possibile utilizzarli senza problemi. Assolutamente no a phon o piastra, a meno che non siano di quelli col selettore 110/220 (come alcuni modelli GHD). No, anche alle game station e ai lettori cd, a meno che non vogliate usarli solo con dischi italiani: in genere i videogiochi o i film americani non vengono letti dai lettori europei e viceversa.
I farmaci
Alcuni farmaci non esistono in USA o hanno una diversa legislazione, per cui, se siete abituati ad usarli, vi consiglio di portarne una piccola scorta, così avrete così il tempo di guardarvi intorno e capire con cosa sostituirli.
Bisogna sapere che negli USA la vendita dei farmaci è rigidamente controllata. Diversamente da quanto accade (purtroppo) in Italia, dove se sei cliente abituale ti vendono anche farmaci che necessitano della prescrizione medica (pillola contraccettiva, antibiotico etc.) qui in USA o sono prodotti da banco, e quindi a libero servizio-OTC, o serve la ricetta medica. Nessuna linea grigia.
Se prendete qualche farmaco, ricordatevi di portarne una scorta di almeno 4-5 di mesi, il tempo necessario per attivare l’assicurazione medica, scegliere il medico di base e valutare eventualmente il farmaco americano in sostituzione. Per sicurezza, fate scrivere al vostro medico curante una certificazione in cui dichiara che le medicine sono vostre e solo per uso personale.
Tra i farmaci che non si trovano in USA, il Gentalin Beta (la Gentalin normale-solo antibiotico- c’è, ma costa circa 100 dollati a tubetto), l’OKI e, in generale, ogni FANS che non siano Tachipirina 500 e Brufen 200.
Tra le cose che, “inspiegabilmente”, non si trovano facilmente, ci sono le siringhe. So che può sembrare assurdo, ma qui i farmaci iniettabili sono dispensati SOLO dal personale preposto, che quindi avrà le siringhe. In caso di necessità può prescriverle. Solo 4 stati in tutti gli USA possono avere le siringhe OTC (a libero servizio). Considerate che la onnipresente accoppiata Muscoril/Voltaren qui è pura fantascienza, così come tutte le altre iniezioni di cui noi facciamo ampio uso. Io, comunque, me le porto sempre in valigia, perché possono sempre servire, anche solo per avere l’ago sterile, nel caso di un peletto incarnito. Non portatele in giro, perché il possesso di siringhe, se non documentato da una prescrizione medica, è illegale.
I Documenti
Un paragrafo specifico lo dedichiamo ai documenti.
Prima di partire, fate lo SPID, vi servirà per accedere in modo veloce e semplice ai servizi della Pubblica Amministrazione.
Prima di partire recatevi presso il vostro comune e richiedete 2/3 copie in originale del certificato di matrimonio (non sempre la fotocopia viene accettata) e altrettante copie dell’estratto di nascita di ogni componente della famiglia.
Presso la ASL, invece, richiedete i certificati di vaccinazioni.
Presso la vostra Università, richiedete i certificati degli esami e di Laurea (o post), che possono essere utili in caso si volesse convertire il titolo di studio in uno americano. Portate con voi eventuali attestasti e diplomi complementari che possono essere utili nel lavoro.
Se avete un cane o un gatto che viaggerà con voi, informatevi in tempo (anche 2-3 mesi prima) presso il servizio pubblico veterinario locale, selle normativa dello Stato in cui andrete a vivere; particolare da non sottovalutare, perchè alcune razze possono essere bandite.
Infatti fino al 1° ottobre 2023 in Florida era bandito il Pit bull e incroci con questo. Altri esempi, in Michigan ci sono restrizioni per cani con incroci coi lupi, mentre in California per American Staffordshire Terriers, American Pit Bull Terriers e Staffordshire Bull Terriers.
Tenete anche presente che la presenza di un animale potrebbe creare qualche problema nella ricerca della casa. In molti condomìni ci sono regole restrittive, per esempio il possesso di un animale domestico è consentito solo ai proprietari. Ci sono regole anche sulla taglia dell’animale, molte volte non può superare i 4/5 chili. Per le case, invece, è possibile che l’affitto venga aumentato in caso ci si trasferisca con un animale. Comunque prima di andare a visitare una casa ,fate sempre presente al vostro agente immobiliare che avete un peloso in famiglia.
Partendo da questi piccoli consigli, dovreste essere in grado di organizzare valigie e documentazione sufficienti per essere pronti ad affrontare i primi giorni della nuova vita.
Nel prossimo articolo vedremo quelli che sono i primi passi da fare per iniziare col piede giusto la vita in USA.