Pacchetto Sicurezza, governo a un punto di svolta?
Ieri in Consiglio dei Ministri è stato approvato il pacchetto sicurezza. Esso comprende tre ddl che aumentano le risorse a vantaggio delle Forze dell’Ordine, oltre a introdurre nuovi reati e a inasprire le pene per quelli già esistenti. “Senza sicurezza non c’è libertà, non c’è protezione sociale, non c’è crescita economica” ha commentato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. In effetti il pacchetto sicurezza interviene su alcuni dei comportamenti sociali più detestati dagli italiani. Negli ultimi anni, infatti, alcune situazioni erano diventate paradossali. Pensiamo al caso delle occupazioni abusive di immobili privati o a quello delle borseggiatrici nelle metropolitane, impunite perché incinte o perché madri da pochi mesi. Un senso d’ingiustizia che sembrava garantire solo i colpevoli e mai i cittadini comuni. Le misure passate in CdM potrebbero sanare, almeno parzialmente, la situazione. Vediamole allora nel dettaglio.
Le misure contro le borseggiatrici
Una delle misure più attese è quella sul rinvio dell’esecuzione della pena per le condannate incinta o con figli entro un anno. Prima tale rinvio era obbligatorio per legge, mentre adesso può non essere concesso se si sospetta un imminente ritorno a delinquere del soggetto. Forse si poteva osare di più, come volevano alcuni esponenti del governo che chiedevano la totale impossibilità di rinviare l’applicazione della pena. Ad ogni modo si tratta di una novità positiva, nella speranza che l’impunità resti un triste ricordo del passato. Le ree di borseggi, ovviamente se presentano le caratteristiche sopramenzionate, sconteranno la pena presso istituti a custodia attenuata e non nelle normali carceri.
Chi occupa abusivamente un immobile rischia dai 2 ai 7 anni
Altra piaga con cui gli italiani hanno imparato a fare i conti è quella delle occupazioni abusive. Proprietari, anche di piccoli immobili, alle prese con vere e proprie invasioni da parte di sconosciuti erano ormai all’ordine del giorno. Tempi biblici e sacrifici economici per tornare a disporre del bene erano diventati la triste prassi. Il Paese dei balocchi sta però per finire. In CdM, infatti, si è votato per introdurre un periodo di reclusione dai 2 ai 7 anni per chi si macchia di questo tipo di reato. Previste parallelamente misure per un recupero rapido dell’immobile.
Pacchetto sicurezza, le altre novità
Molteplici gli altri illeciti presi di mira dall’esecutivo. Nel Codice Penale verrà introdotta la “detenzione di materiale con finalità di terrorismo”. In questo caso i colpevoli rischiano da 2 a 6 anni di carcere. Da 6 mesi a 4 anni, invece, per chi diffonde materiale informativo su come preparare e utilizzare esplosivi.
Introdotto poi un nuovo reato per chi partecipa a una rivolta in carcere o in un Cpr. Gli organizzatori rischiano da 2 a 8 anni, mentre i semplici partecipanti potrebbero scontare un periodo di reclusione che va da 1 a 5 anni. In caso di utilizzo di armi si rischia fino a 10 anni di carcere. Qualora, invece, si verificasse la morte o l’emergere di lesioni gravi in qualche soggetto, si rischiano fino a 20 anni di detenzione.
Inasprite le pene per chi compie truffe ai danni degli anziani. Dagli attuali 1-5 anni si passa a 2-6. Colpito poi l’accattonaggio ai danni dei minori. Viene infatti innalzata l’età dei soggetti da tutelare a 16 anni (rispetto agli attuali 14). Chiunque sfrutterà per fini di profitto i minori rischia da 2 a 6 anni di galera. Inasprite infine le pene per chi arreca lesioni al personale in divisa. Si rischia fino a 5 anni per lesioni non gravi. In caso, invece, di lesioni gravi o gravissime la pena oscilla tra i 4 e i 10 anni nel primo caso, tra gli 8 e i 16 nel secondo.