L’Italia sferra un altro colpo contro la ‘Ndrangheta
Una lotta senza quartiere quella che si sta svolgendo in Italia contro la criminalità organizzata. Certamente il contrasto alle organizzazioni mafiose, pur con alterne fortune, è una costante della storia italiana. I successi di questi ultimi mesi, però, lasciano ben sperare vista la frequenza con cui vengono assicurati alla giustizia interi clan. In questo caso a essere colpite duramente sono stati le cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo. Sodalizi della ‘Ndrangheta che sono nuovamente finiti nel mirino degli inquirenti. 108 arresti sono avvenuti in provincia di Reggio Calabria e in diverse altre città italiane. Come sappiamo il crimine organizzato è una piovra con ramificazioni estese. Non a caso diverse persone sono state arrestate a Milano, Bologna, Vicenza, Pescara, L’Aquila, Roma, Salerno, Catania e Cagliari.
Operazione Eureka: sgominata rete internazionale di trafficanti
L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Reggio Calabria. I soggetti coinvolti sono indagati per diversi reati, quali associazione mafiosa, concorso esterno e traffico internazionale di stupefacenti e di armi. I particolari dell’operazione Eureka sono stati forniti questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi alla Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria.
Un successo, quello ottenuto dagli inquirenti, collegato ad altre due operazioni della Direzione Distrettuale Antimafia. Tra Milano e Genova, infatti, altre 53 persone hanno subìto misure di custodia cautelare. Tra loro anche il super-ricercato Pasquale Bonavolta, appartenente alla ‘ndrina di Sant’Onofrio. Latitante dal 2018 e inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia, è stato arrestato nei giorni scorsi nella cattedrale di San Lorenzo, a Genova.
La lotta contro la piovra mafiosa, chiaramente, è ben lontana dall’essere conclusa. I risultati pressoché quotidiani ottenuti dalle Forze dell’ordine permettono però di guardare il futuro con ottimismo. Soprattutto nel caso della ‘Ndrangheta, che attualmente rappresenta l’organizzazione criminale più pericolosa in Italia. Non resta dunque che complimentarsi con chi porta avanti nel silenzio questa battaglia per la legalità e la giustizia, sperando che la lotta senza quartiere dia sempre nuovi frutti.