Miami: è di nuovo allarme nella Baia di Biscayne, migliaia di pesci morti tra detriti e rifiuti

Dopo poco più di un mese si registra una nuova emergenza ambientale nella Baia di Biscayne e questa volta la mancanza di ossigeno non è dovuta al caldo della stagione

È di nuovo allarme. Migliaia di pesci morti nella Baia di Biscayne, un fenomeno che si ripete dopo poco piu di un mese. Come accaduto in agosto, sono stati i residenti della zona a lanciare l’allarme.

Un gruppo di persone impegnate nella loro passeggiata mattutina nel Pallot Park, ieri mattina ha avvertito un odore nauseabondo provenire dalle acque della vicina Baia.

Con sgomento i presenti hanno scoperto migliaia di pesci morti galleggiati ed hanno Immediatamente  allertato le Autorità locali.

La polizia e i vigili del fuoco, accorsi sul posto, si sono trovati davanti ad una scena desolante. Migliaia di pesci di diverse specie  galleggiavano senza vita sulle acque torbide della Baia. Stessa catastrofe registrata   il 10 agosto scorso

Accorsi sul posto anche i responsabili del Dipartimento delle acque di Miami  ed esperti della Facoltà Ambiente e Territorio della Università FIU.

Dopo I primi rilievi gli addetti ai lavori hanno stabilito che la causa di questo nuovo disastro ambientale è da individuare nella mancanza di ossigeno nell’acqua.

“I pesci sono senza fiato, l’ossigeno è sceso velocemente e questo distrugge tutto l’ecosistema marino , ha detto il dottor Todd Crowl, direttore del FIU Institute of the Environment-.

A differenza di agosto, gli scienziati hanno registrato che la mancanza di ossigeno non è dovuta alle alte temperature stagionali ma all’inquinamento delle acque.

Difatti i media locali hanno pubblicato decine di foto che ritraggono detriti e rifiuti di ogni genere galleggiare nella Baia.

Per gli scienziati le fonti maggiori di inquinamento della Biscayne provengono dalla zona ovest della città, per i residenti invece  bisognerebbe indagare sulla provenienza dei rifiuti edili che invadono la baia e probabilmente provenienti dai tanti cantieri operanti a ridosso dell’acqua.

Rachel Silverstein, direttore esecutivo di Miami Waterkeeper, l’associazione ambientalista non-profit dedita alla protezione del mare, punta il dito contro il Little River Canal con le sue tonnellate di rifiuti e inquinamento.

I canali e il Little River, il fiume di Miami, trasportano ogni giorno quantità di rifiuti di ogni genere che si accumulano nella Baia creando delle grandi “isole” .

“Il sistema di barriere, creato lungo il percorso del fiume, per bloccare i detriti e i rifiuti solidi non è sufficiente – ha dichiarato Silverstein -. Quando ci sono piogge copiose ed incessanti  molti di essi riescono comunque a passare ed arrivare fino alla Baia creando squilibri all’ecosistema. Le vasche di allagamneto devono essere aperte dal Dipartimento delle Acque di Miami per evitare questi disastri”.

 

 

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