L’8 agosto si commemora la “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo” – istituita con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri il 1° dicembre 2001 per valorizzare e riconoscere il lavoro e il sacrificio dei tanti connazionali emigrati all’estero.
La tragedia
Era il 6 dicembre del 1907, una giornata come un’altra per i tanti operari che lavoravano nella miniera, nessun preavviso di quello che sarebbe accaduto.
Era intorno alle 10 del mattino quando si udì un’esplosione e poi a seguire subito un’altra, ancora più rumorosa della prima, che annunciavano morte e distruzione. I due boati arrivavano dal sottosuolo dove stavano lavorando centinaia di operai tra cui moltissimi giovani ragazzi. La gente del luogo accorsa sul posto, intuì subito che era appena accaduta una tragedia. Furono allertate le forze dell’ordine e i soccorritori giunsero sul posto, ma le operazioni si recupero degli operai si presento particolarmente difficile. L’esplosione era stata talmente devastante che aveva fatto crollare l’ingresso della miniera e distrutto completamente il sistema di ventilazione.
Un disastro che causò 362 morti, tra cui 171 italiani. Secondo i rilievi dei soccorritori, molti operai morirono sul colpo mentre altri furono uccisi dai gas velenosi che si erano accumulati nel pozzo della miniera.’
Le cause del disastro
La causa del disastro non è mai stata completamente compresa. Alcuni hanno ipotizzato che una scintilla abbia acceso il gas metano, che a sua volta ha acceso polvere di carbone altamente infiammabile che ha diffuso il fuoco in tutto il sistema minerario. Ma pare che la causa fu la scellerata decisone della società proprietaria, Fairmont Cool Company, che per risparmiare energia, ordinò la chiusura del sistema di aerazione della miniera. I gas non avendo via d’uscita crearono una bomba esplosiva.
La tragedia di Monongah scatenò un’ondata di proteste nel paese, i disastri minerari negli Stati Uniti diventavano sempre più comuni, mentre inEurope erano sttae menate delle normative disisucrezza che avevano sensibilmente diminuito gli incidenti minerari.
Dopo tre anni, nel 1910 il governo americano istituì il Bureau of Mines, un’agenzia responsabile della riduzione degli incidenti minerari, ma in realtà i rigorosi standard di sicurezza non furono applicati fino alla metà del XX secolo.
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