Firenze, ignoti imbrattano le colonne del Corridoio Vasariano

Non c’è pace per il patrimonio artistico italiano. Ogni settimana siamo costretti ad assistere ad episodi vandalici contro i nostri monumenti. Questa volta (e non è la prima) è toccato a Firenze, dove ignoti hanno imbrattato il Corridoio Vasariano.

Corridoio Vasariano

La pandemia della stupidità. Imbrattate le colonne del Corridoio Vasariano a Firenze

“O tempora, o mores!” direbbe il nostro antenato Cicerone. Chissà cosa avrebbe pensato il severo arpinate se gli fosse toccato vivere nell’epoca della cancel culture e del nichilismo di massa. Come evidenziato più volte, ormai si tratta di un bollettino di guerra. Atti gravissimi a prescindere dalla matrice dietro ogni singola azione. In questo caso, a farne le spese, il Corridoio Vasariano a Firenze, le cui colonne sono state imbrattate con delle scritte fatte con bombolette spray.

Trattandosi di tag è altamente improbabile il movente politico, il quale, ad ogni modo, non avrebbe rappresentato un’attenuante. Moltissimi i casi recenti in diverse città d’Italia. Pensiamo ad esempio alle scritte sulla facciata della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano o a quelle sul Ponte di Rialto a Venezia. Pure dei militari americani avevano imbrattato la Basilica Palladiana a Vicenza. La stessa Firenze non era rimasta immune. Come se non bastassero i vandali ci si mettono infatti anche gli estremisti del clima. A marzo scorso due ragazzi appartenenti a Ultima Generazione, una delle sigle che tormentano maggiormente gli italiani, avevano lanciato della vernice a Palazzo Vecchio, vedendo l’intervento dello stesso sindaco Nardella volto a immobilizzarli.

La reazione del sindaco di Firenze

“Stamattina – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – ci siamo svegliati con questo vergognoso gesto vandalico […] abbiamo immediatamente avviato un’indagine con la polizia municipale. Useremo tutte le telecamere e gli strumenti disponibili per individuare questi individui spregevoli per punirli adeguatamente. Abbiamo avvisato la Soprintendenza e parlato con la direzione degli Uffizi che ringraziamo perché ci hanno assicurato che interverranno tempestivamente per la rimozione e la pulizia. Chi danneggia il patrimonio culturale commette un reato gravissimo”. La speranza è che questa spirale di stupidità possa presto cessare. Inutile però negare che molti giovani non dispongano degli strumenti cognitivi adatti per distinguere un’azione deprecabile da una nobile. Così ci ritroviamo a dover arrestare ragazzi che scalano la guglia maggiore del Duomo di Milano per una sfida social.

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