Boccone amaro per il Belpaese: EXPO 2030 sarà a Ryad
Che non si trattasse certamente di una passeggiata non era un mistero. Sin da subito la capitale saudita era data per favorita, anche grazie alle imponenti capacità economiche del Paese arabo. L’Italia, però, sperava di sopravanzare la Corea del Sud e puntare a un testa a testa con Ryad durante la seconda votazione. Il verdetto per EXPO 2030 è stato tuttavia impietoso. Con 119 voti Ryad non ha bisogno nemmeno di arrivare al secondo turno, mentre Roma colleziona appena 17 preferenze, dietro Busan che ottiene invece 29 voti. Svanisce così il sogno di ospitare EXPO 2030 nella Città Eterna. Dopo il Giubileo del 2025 e in vista degli europei di calcio del 2032 (in tandem con la Turchia) quest’evento avrebbe rappresentato un volano eccezionale per l’Urbe e per tutto il Belpaese. Il verdetto dei 182 delegati del Bureau International des Expositions è talmente netto da non lasciare rimpianti. A pesare anche la troppa vicinanza con l’edizione del 2015, quando ad ospitare l’evento, come è noto, era stata Milano. Adesso, sbollita tra qualche giorno la delusione, occorrerà ragionare su come implementare l’attrattività della Città Eterna, offuscata in passato da scandali e disservizi. Un lavoro che in parte è già in atto e che permetterà alla nostra capitale di non farsi trovare impreparata per le prossime grandi occasioni.
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