La Boeing si dichiarerà colpevole dell’accusa di cospirazione per frode criminale, risolvendo così un’indagine collegata a due incidenti mortali di 737 MAX. I sinistri in questione, sono avvenuti più di cinque anni fa. Vi persero la vita 346 persone in Etiopia e Indonesia.
Boeing, dunque, ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli USA: la società accetterà di “aver ingannato” la Federal Aviation Administration. Eppure, molto probabilmente nemmeno l’imminente “patto” tra le due parti riuscirà a mettere a tacere le numerosissime polemiche che stanno interessando Boeing.
Un Boeing perde una ruota a Los Angeles
Ironia della sorte, in settimana un nuovo episodio ha messo in forte imbarazzo l’azienda. A Los Angeles, infatti, durante la fase di decollo, un aereo di linea, prodotto dalla società, ha perso uno pneumatico. A comunicarlo, è stata la United Airlines, la compagnia che stava gestendo il volo.
L’aereo, un Boeing 757-200, che ospitava ben 174 passeggeri e sette membri dell’equipaggio, era diretto a Denver, in Colorado, dove è atterrato con 25 minuti di ritardo. Il personale di bordo ha dovuto gestire il panico diffuso tra i passeggeri. Il velivolo era stato consegnato alla compagnia 30 anni fa e non era certamente nuovo di zecca. Tuttavia, sono ancora in corso le indagini per capire quale sia stata la causa che ha generato l’ennesimo inconveniente.
Poco dopo l’episodio, la stessa United Airlines ha affermato che “la ruota è stata recuperata a Los Angeles”. Fortunatamente, l’incidente, stavolta, non ha causato alcun problema alle persone a bordo né feriti all’esterno. Considerando il peso dello pneumatico e l’altezza dalla quale è precipitato, è stata evitata per puro caso una nuova tragedia.
Sull’ennesimo caso riguardate Boeing, indagherà ora la Federal Aviation Administration. Stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe che la società abbia fermato la produzione 757-200 nel 2004. E’ alquanto ambiguo, dunque, pensare che dopo 20 anni vi siano ancora prototipi di questi aerei tra i cieli del Paese.
Gli episodi degli ultimi mesi
Quello di lunedì, è solo l’ultimo incidente, in ordine di tempo, ad aver coinvolto un mezzo di trasporto della Boeing. L’episodio più grave del 2024 si è verificato il 5 gennaio, quando durante un volo si aprì il portello del 737 Max 9 appartenente all’Alaska Airlines. Successivamente, la FAA ispezionò oltre 2.600 modelli prodotti dalla società, costretti a restare a terra.
Solo due settimane fa, invece, a San Francisco, un Boeing 777 della United Airlines, diretto a Osaka, in Giappone, perse uno pneumatico in fase di decollo. La ruota finì sopra una vettura nel parcheggio dei dipendenti, distruggendola completamente.
L’accordo con la FAA
Incidente dopo incidente, ora la società si appresta a “saldare” il proprio debito con il Dipartimento di Giustizia. Per i terribili sinistri che coinvolsero i 737 MAX nel 2018 e nel 2019, Boeing pagherà una multa da 244 milioni di dollari.
Grande delusione tra le famiglie delle 346 vittime, mobilitatesi affinché la società venisse perseguita legalmente.
Il patteggiamento ha di fatto scatenato grandi polemiche tra costoro, poiché le prove presentate in questi anni dimostrerebbero come la “cultura di Boeing” è orientata “più al profitto e meno alla sicurezza”.
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